La lotta alla malaria coinvolge tutti anche in Italia, parte il crowdfunding
in Dal Mondo
Turismo lento e di prossimità in Toscana: il caso del borgo di Montepulciano
Piemonte, pronte le strategie per far ripartire il turismo
Campania, in arrivo bonus a fondo perduto per le MPMI del settore turistico
Il turismo in Toscana riparte dal Rinascimento
Voucher-vacanza in Piemonte, una ghiotta opportunità per i turisti
Perché il turismo halal è un’opportunità che l'Italia deve cogliere al volo
in Notizie
In Piemonte un’App per aprire e visitare chiese e cappelle non custodite
Ecco il Sentiero dei Parchi, l’inno italiano al turismo lento e green
Arriva “Tranquillamente Enoturismo”, il protocollo per un’offerta nazionale di alto livello
in Notizie
Luoghi del Contemporaneo, piattaforma online per la mappatura dell’Arte negli spazi pubblici
in Notizie
Il turismo 2020 sarà salvato dai treni?
in Notizie
Il periodo di Covid-19 come opportunità di rilancio turistico per i Comuni montani
Come sta il mare dopo il lockdown?
in Opinioni
Enit, bollettino n° 2: per la ripresa italiana all-in sugli esterofili e sui mercati di…
in Notizie
Tagli tra i dirigenti, integrazione cultura-turismo, più valore alle arti e alle tecnologie contemporanee: il ministero cambia per stare al passo coi tempi e per rispettare la spending review
Una rivoluzione del modello organizzativo dei beni culturali: così un comunicato ufficiale del Collegio Romano definisce la riorganizzazione del Mibact presentata questa mattina dal ministro Dario Franceschini.
L'amministrazione viene resa più snella, efficiente e meno costosa, spiega la nota, in particolare attraverso sei cambiamenti:
- l'ammodernamento della struttura centrale e la semplificazione di quella periferica;0
- l'integrazione definitiva tra cultura e turismo;
- la valorizzazione dei musei italiani (20 musei di interesse nazionale dotati di piena autonomia gestionale e finanziaria con direttori altamente specializzati e selezionati con procedure pubbliche);
- il rilancio delle politiche di innovazione e formazione;
- la valorizzazione delle arti contemporanee;
- la revisione delle linee di comando tra centro e periferia (semplificazione delle procedure per ridurre i contenziosi) ed il taglio delle figure dirigenziali (37 dirigenti in meno).
"Non si tratta di piccoli cambiamenti" è il commento del ministro Franceschini "gli italiani si aspettano da questo Governo riforme importanti e la riorganizzazione del Mibact è una grande rivoluzione che ci consentirà di investire sull'incredibile patrimonio culturale che possediamo".
La riorganizzazione del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, spiega ancora la nota ufficiale, trae origine dalle politiche di spending review. "Il MIBACT adempie, finalmente, a tale obbligo e ridisegna se stesso in modo fortemente innovativo, riducendo le figure dirigenziali. L'adeguamento ai numeri della spending review è divenuto perciò l'opportunità per intervenire sull'organizzazione del Ministero e porre rimedio ad alcuni problemi che da decenni segnano l'amministrazione dei beni culturali e del turismo in Italia".
Cinque "disfunzioni e lacune" ammettono dal Mibact "riconosciute ed evidenziate molte volte e da più parti":
- la assoluta mancanza di integrazione tra i due ambiti di intervento del Ministero, la cultura e il turismo;
- la eccessiva moltiplicazione delle linee di comando e le numerose duplicazioni tra centro e periferia;
- il congestionamento dell'amministrazione centrale, ingessata anche dai tagli operati negli ultimi anni;
- la cronica carenza di autonomia dei musei italiani, che ne limitano grandemente le potenzialità;
- il ritardo del Ministero nelle politiche di innovazione e di formazione.
La riforma è stata costruita innanzitutto per risolvere questi cinque "nodi" e può essere quindi descritta lungo le sei linee di azione descritte, con una riorganizzazione che propone il taglio di 37 dirigenti (6 di I fascia, 31 di II fascia).
Leggi l'analisi completa della riorganizzazione sul sito del Mibact
LEGGI ANCHE: Il MIBACT che verrà (si spera presto)
Franceschini ai dirigenti MiBACT: Questo ministero non è un ostacolo allo sviluppo
Turismo, per Franceschini bisogna "rifondare tutta la struttura"
Nell'immagine, la sede del MiBACT, il Collegio Romano