La lotta alla malaria coinvolge tutti anche in Italia, parte il crowdfunding
in Dal Mondo
Turismo lento e di prossimità in Toscana: il caso del borgo di Montepulciano
Piemonte, pronte le strategie per far ripartire il turismo
Campania, in arrivo bonus a fondo perduto per le MPMI del settore turistico
Il turismo in Toscana riparte dal Rinascimento
Voucher-vacanza in Piemonte, una ghiotta opportunità per i turisti
Perché il turismo halal è un’opportunità che l'Italia deve cogliere al volo
in Notizie
In Piemonte un’App per aprire e visitare chiese e cappelle non custodite
Ecco il Sentiero dei Parchi, l’inno italiano al turismo lento e green
Arriva “Tranquillamente Enoturismo”, il protocollo per un’offerta nazionale di alto livello
in Notizie
Luoghi del Contemporaneo, piattaforma online per la mappatura dell’Arte negli spazi pubblici
in Notizie
Il turismo 2020 sarà salvato dai treni?
in Notizie
Il periodo di Covid-19 come opportunità di rilancio turistico per i Comuni montani
Come sta il mare dopo il lockdown?
in Opinioni
Enit, bollettino n° 2: per la ripresa italiana all-in sugli esterofili e sui mercati di…
in Notizie
La storia di una 29enne siciliana costretta a emigrare in Spagna e negli Emirati Arabi per lavorare nel settore turistico. “Ma il mio obiettivo è quello di tornare a casa con questo grande bagaglio di formazione e di esperienza”
La storia di Ornella è una delle tante storie di “fuga dei cervelli” all’italiana: giovane (29 anni) e laureata, non trova lavoro in Italia ed è costretta a emigrare all’estero. Prima la Spagna, poi gli Emirati Arabi: ma Ornella non vuole restare in fuga, vuole tornare nella sua terra, la Sicilia, per contribuire con le sue competenze e la sua esperienza allo sviluppo del turismo siciliano e italiano. Per questo si rivolge al governatore siciliano Crocetta con una domanda: “perché noi, che siamo riconosciuti talenti da grandi compagnie mondiali, dobbiamo andare via da casa nostra per emergere e non possiamo avere almeno una opportunità di lavorare per rendere grande la nostra terra?”.
Ornella Tuzzolino, ventinovenne originaria di Palermo, ha alle spalle un lungo percorso professionale e scolastico: diploma come perito tecnico per il turismo, laurea in Scienze politiche e Relazioni internazionali, a dicembre 2012 ha vinto una borsa di studio della Comunità Europea che le ha permesso di trasferirsi a Granada, in Spagna, dove ha lavorato come assistente di un direttore di albergo a 5 stelle. Lo scorso aprile è stata poi assunta da una compagnia alberghiera categoria Luxury Hospitality e si è trasferita a Dubai, negli Emirati Arabi. “Qui lavoro come team leader in uno dei sei ristoranti dell’albergo: ovvero quello siciliano. Dirigo 17 persone, un incarico gratificante e di responsabilità che difficilmente mi sarebbe mai stato affidato in Italia. In pratica, mi occupo di organizzare le risorse in funzione delle esigenze del ristorante: camerieri, hostess, bartender” ha spiegato a Giuseppe Pipitone del Fatto Quotidiano.
Un contratto e un buon stipendio assicurato per due anni, ma Ornella non ha intenzione di rimanere per sempre lontana dall’Italia: “Il mio obiettivo è quello di tornare a casa con questo grande bagaglio di formazione e di esperienza. Sento che posso dare il mio contributo alla mia terra affinché essa possa eccellere nel settore turistico. Per questo grande progetto mi sacrifico tutti i giorni moltissimo, giornate di lavoro infinite”.
“Dobbiamo guardare da lontano le qualità e i difetti della nostra terra, ma senza possibilità di intervento perché purtroppo al nostro posto c’è sempre il raccomandato di turno”. È per questo che Ornella Tuzzolino, 29 anni, ha dovuto prendere la valigia e salutare la sua Palermo: qui una carriera di livello non poteva costruirla. Nonostante sacrifici, titoli e talento gli spazi in Italia erano stretti. Tutto il contrario rispetto a Dubai dove la giovane siciliana ha trovato lavoro come manager nel ristorante di una prestigiosa catena di hotel.
“Io – racconta la ragazza siciliana – lavoro dall’età di 17 anni. Prima nell’azienda di famiglia, poi come hostess e negli ultimi anni come events coordinator. Contemporaneamente con grandi sacrifici sono riuscita a laurearmi in Scienze politiche e Relazioni internazionali, dopo il diploma come perito tecnico per il turismo. A dicembre del 2012 ho vinto una borsa di studio per laureati finanziata interamente dalla Comunità Europea. Ho vissuto a Granada, in Spagna, imparando lo spagnolo e lavorando a fianco di un direttore di albergo a cinque stelle. Però conosco anche inglese, tedesco e francese. Ad aprile, con una qualifica da assistant general manager di hotel in tasca, ho sostenuto su Skype tre colloqui di lavoro, per una delle compagnie alberghiere più importanti al mondo, categoria Luxury Hospitality”.
(Continua a leggere su Il Fatto Quotidiano)
LEGGI ANCHE: 100 al mese: l'esodo degli italiani verso Dubai