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Dopo l'apertura dei cancelli dell'Esposizione, boom delle attività commerciali che hanno aderito al Patto per Expo. "Segno di una Milano che ha reagito per mostrare il suo lato migliore" ha commentato l'assessore D'Alfonso. E il Comune limita l'uso di vetro e lattine nei locali, ma non gli orari di apertura


I commercianti milanesi credono sempre di più a Expo, e il Comune dà loro fiducia e opportunità. Sono già 2605 i bar, i ristoranti e i negozi che hanno aderito al Patto per Expo, l'accordo proposto dal Comune, sostenuto da Expo in Città e sottoscritto due mesi fa dalle principali Associazioni di categoria per creare e alimentare una grande rete informale in grado di orientare con servizi di qualità, imprese, visitatori e turisti durante e dopo Expo 2015.
A dare la misura della crescente fiducia è stato l'assessore al Commercio Attività Produttive e Turismo Franco D'Alfonso: "È curioso osservare come proprio nei giorni immediatamente successivi al 1° maggio si sia assistito ad un picco di adesioni, da una media di 40 adesioni a oltre 100 del 5 e 7 maggio. Segno di una Milano che ha reagito per mostrare il suo lato migliore". D'Alfonso ha quindi invitato "chi non l'ha ancora fatto, ad aderire al Patto per contribuire a rafforzare positivamente l'immagine della città e dei suoi servizi".
Tra gli attuali 2605 esercizi aderenti al Patto vi sono 246 pubblici esercizi (bar e ristoranti), 547 strutture di vendita (negozi di vicinato), 224 strutture della grande distribuzione, 41 attività alimentari artigianali, 80 tra parrucchieri e estetiste, 18 strutture ricettive, 191 operatori dei 20 mercati comunali coperti e 1258 operatori dei 93 mercati scoperti cittadini.
Il "Patto per Expo" impegna i soggetti sottoscrittori a garantire e monitorare la qualità dei propri servizi erogati nei vari ambiti: dall'accoglienza alla somministrazione di cibi e bevande, passando dalla vendita al dettaglio alla grande distribuzione sino alle attività artigianali. Il tutto nel rispetto delle diverse culture e provenienze dei visitatori.
L'elenco degli aderenti al Patto è pubblicato sia sul portale Fare Impresa del Comune di Milano sia sul sito di Expo in città.
Per garantire più sicurezza nella vita notturna per milanesi e turisti di Expo, intanto, sono state approvate dalla Giunta le delibere propedeutiche alla definizione delle ordinanze che limitano la somministrazione di bevande in contenitori di vetro in vigore dal 11 maggio al 31 ottobre nelle principali zone della vita notturna cittadina comprese all'interno dei Duc Navigli (intero distretto), Duc Sarpi (Arco della Pace, Corso Sempione, Paolo Sarpi), Duc Ticinese (intero distretto), Duc XXV Aprile (area Via Garibaldi e vie limitrofe) oltre a Piazza Risorgimento, Via Cesare da Sesto - Piazza Sant'Agostino. Un'ordinanza che quindi limita solo l'uso di contenitori in vetro, perché, come ha detto ancora D'Alfonso, "in un particolare momento di forte afflusso turistico, come Amministrazione non abbiamo voluto limitare gli orari di esercizio per consentire di vivere appieno la città e apprezzare la vita notturna, nel rispetto delle esigenze degli abitanti delle zone della movida. Abbiamo ritenuto opportuno però limitare l'utilizzo di contenitori di vetro e lattine che notoriamente creano rumore, problemi di sicurezza e decoro".

 

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