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Con la definizione di tre nuovi poli si conclude la fase di transizione dell’organizzazione turistica della Regione Emilia-Romagna. Si tratta di veri e propri enti pubblici operativi dal prossimo marzo

La denominazione non sarà delle più originali ma le Destinazioni turistiche, previste dalla Legge regionale 4 e in avanzata fase costitutiva, avranno lo scopo di portare verso una semplificazione del sistema turistico dell’Emilia Romagna. L’idea di partenza è promuovere il turismo superando i confini delle singole province, in modo da creare vere e proprie destinazioni turistiche omogenee per caratteristiche.

I tre poli si chiameranno Destinazione Romagna e Ferrara con sede a Rimini, Destinazione Bologna e Modena, città che ha optato per una collaborazione istituzionale con Bologna sul versante della promozione turistica, e Destinazione Emilia occidentale, con i territori compresi nelle province di Reggio Emilia, Parma e Piacenza.

“ll confronto istituzionale di questi ultimi mesi nei diversi territori dell’Emilia-Romagna ha portato a questa configurazione” spiega l’assessore regionale al Turismo Andrea Corsini. Le Province e i Comuni interessati hanno già iniziato l’iter di approvazione delle proposte di istituzione delle rispettive Destinazioni e dei relativi Statuti. “Poi - aggiunge Corsini - spetterà alla Giunta Regionale, istituire le nuove Destinazioni turistiche. Contiamo che ciò possa avvenire entro il mese di gennaio, consentendo così l’operatività delle Destinazioni già a partire dal marzo del prossimo anno”.

Con la creazione delle Destinazioni turistiche i piani di promo-commercializzazione diventeranno tre mentre attualmente sono 12: i 9 provinciali, più i 4 delle Unioni di Prodotto. Queste ultime, oggi suddivise in Costa adriatica, Terme-Salute-Benessere, Appennino e Verde, Città d'Arte-Cultura-Affari, verranno abrogate e sciolte nei prossimi giorni. All’interno del nuovo quadro, Regione, Enti locali, Destinazioni turistiche, Apt e tutti i soggetti privati potranno operare insieme per lo sviluppo turistico dell’Emilia-Romagna.

 

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