Il Veneto fa sinergie con le regioni del Nord, mentre l’Umbria coordina un progetto per l’Italia centrale e intanto si propone come wedding destination con il progetto “Love me in Umbria”
Recuperare la competitività sul piano internazionale sembra essere la nuova parola d’ordine per il sistema turistico nazionale. Per raggiungere questo obiettivo le singole Regioni devono aprirsi a collaborazioni e a sinergie interregionali, a cominciare da quelle confinanti. Il Veneto, ad esempio, ha avviato cinque nuovi progetti per lo sviluppo e la promozione del sistema turistico nazionale, richiedendo i relativi finanziamenti al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo. Un protocollo d’intesa è stato approvato nella Conferenza Stato-Regioni per l’assegnazione di oltre 1,8 milioni di euro quale cofinanziamento statale a copertura del 90% delle spese previste per la realizzazione dei cinque nuovi progetti, restando il rimanente 10%, a carico della Regione Veneto.
I cinque piani turistici interregionali riguardano la promozione e valorizzazione dell’enogastronomia e della tipicità regionale come turismo esperienziale, con regioni partecipanti Veneto, Emilia-Romagna (capofila), Friuli Venezia Giulia e Lombardia; il turismo green - esperienze di cammini e percorsi ciclabili, con Lombardia (capofila), Veneto, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Piemonte, Valle d’Aosta; residenze reali, ville, castelli e giardini storici, capofila il Piemonte con Veneto, Emilia-Romagna, Lazio, Liguria, Lombardia, Valle d’Aosta; Terme, Benessere, Salute, capofila il Veneto, con altre regioni partecipanti Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia; e infine Italy Golf & more 2 che vede il Friuli Venezia Giulia come capofila e quindi Veneto, Emilia Romagna e Lombardia.
Anche l’Umbria ha un progetto di collaborazione interregionale per la promozione del patrimonio turistico. Si tratta del progetto IT.inere, finalizzato alla valorizzazione di itinerari, cammini e luoghi da scoprire, tra le armonie e le eccellenze dell’Italia centrale. L’Umbria è stata chiamata a coordinare questo progetto a cui partecipano Lazio, Abruzzo, Marche, Sardegna e Toscana. Si tratta di un riconoscimento importante per una Regione che ha maturato una esperienza notevole sul tema dei cammini. Il MIBACT ha attribuito un fondo di 500.000 euro per il coordinamento del progetto che punterà a potenziare l’offerta turistica legata al sistema dei cammini e dei sentieri per arrivare anche alla promozione delle vie del vino, del gusto, dell’arte, dei percorsi del benessere, dell’eleganza e dell’armonia.
Sempre in Umbria, forte delle sperimentazioni fatte in Toscana, Friuli e Veneto è partito “Love me in Umbria”, un progetto dedicato al turismo romantico. La Regione è tra le più ambite per celebrare eventi nuziali e non solo, soprattutto di stranieri. Da fenomeno spontaneo la “wedding destination” è divenuta una nicchia importante per il turismo umbro. Incoraggiata dai numeri la Regione Umbria ha deciso di lavorare su un progetto condiviso tra pubblico e privato per rafforzare e ampliare l’offerta turistica in questo campo.
Riccardo Caldara
Twitter @riccardocaldara