La Regione Siciliana approva la riforma delle Pro Loco per renderne più efficace l'attività di promozione e accoglienza turistica. Statuto unico, possibilità di istituire IAT e l'impegno per realizzare manifestazioni ede eventi sul territorio
La Sicilia riforma le Pro Loco, con l'obiettivo di renderne più incisiva l'attività di promozione territoriale e turistica. In Regione è stato firmato il decreto assessoriale in materia di adeguamento delle procedure di riconoscimento e di iscrizione all'Albo di queste associazioni territoriali.
Con il decreto, spiega un comunicato diffuso dall'assessorato regionale al turismo, sono molteplici le novità rispetto alla precedente legislazione in materia. Innanzitutto si assicura ai liberi consorzi comunali il mantenimento delle competenze già attribuite con norma e al contempo si supera l'obbligo della redazione dell'atto costitutivo in forma di atto notarile.
Altra novità riguarda la possibilità di costituire più Pro Loco all'interno di uno stesso territorio comunale, purché si rispettino i requisiti dimensionali di popolazione e di attrattività dal punto di vista turistico, naturalistico, archeologico, storico del territorio. Il decreto introduce inoltre lo statuto tipo unificato e definisce con più chiarezza modalità e termini per il funzionamento e per l'iscrizione all'Albo. In tal senso si prevede con cadenza annuale un'attività di vigilanza e controllo, e le associazioni già iscritte all'Albo regionale delle Pro Loco dovranno adeguarsi alle nuove disposizioni. Infine, le Pro Loco potranno richiedere al Dipartimento regionale il nulla osta per l'istituzione di uno I.A.T. (Ufficio Informazioni e accoglienza ai turisti).
Obiettivi e motivazioni del decreto sono stati illustrati dall'Assessore regionale al Turismo, Sport e Spettacolo, Cleo Li Calzi: "Anche verso le Pro Loco abbiamo ritenuto utile un intervento di riordino per rendere la loro attività sui territori più agevole ed efficace. Esse rappresentano, infatti, un importante motore di iniziative volte a migliorare l'offerta turistica locale e coinvolgere i volontari disponibili all'impegno per valorizzare il patrimonio culturale, monumentale ed artistico delle città e dei borghi siciliani". In Sicilia, secondo una recente stima, sono circa 20.000 i volontari delle associazioni di promozione turistica che a seguito della chiusure della Apt (Aziende Provinciali del Turismo) e del commissariamento delle province regionali, si occupano di informazione e accoglienza turistica sul territorio. E Li Calzi infatti rimarca che le Pro Loco "sono tra i soggetti che possono presentare le istanze per il finanziamento di manifestazioni ed eventi di interesse turistico, ai sensi della circolare 15043 del 12 giugno 2015 da me emanata, per arricchire il panorama delle attività culturali e di intrattenimento rivolte a favorire l'incoming nella nostra isola".
"Al contempo abbiamo pensato alle attività di verifica e di controllo delle stesse Pro Loco per far sì che esse rimangano effettivamente attive ed operanti, considerato che, tra le altre novità previste, potranno istituire uffici per l'informazione e l'accoglienza dei turisti" ha concluso l'assessore.
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