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Seconda Regione d'Italia per green economy, nella cabina di regia per la Macroregione Adriatico-Ionica e l'accordo con la Marina. E nel turismo crescita anche in controtendenza col dato nazionale


Dall'economia che tiene conto dell'ambiente all'accordo con la Marina Militare, le Marche continuano a credere nello sviluppo culturale e turistico del territorio: e i dati mostrano il successo dell'attività.

Sul fronte della green economy, dopo la già straordinaria performance dello scorso anno, con il terzo posto in Italia per economia verde, ora la Regione si pone in seconda posizione nella classifica 2014 stilata da Fondazione Impresa-Studi sulla piccola impresa. Negli ultimi cinque anni le Marche sono passate dal 14° al secondo posto, 12 posizioni scalate. Prima regione del centro e seconda in Italia dietro solo al Trentino Alto Adige, le Marche si classificano seconde in base all'incrocio di 21 indicatori di performance riguardanti i principali settori: energia, imprese/edilizia/prodotti, agricoltura, turismo, trasporti/mobilità e raccolta rifiuti. "Tutte tematiche poste con grande convinzione al centro dell'azione del governo regionale" ha sottolineato il governatore marchigiano Spacca, come riporta una nota ufficiale. "Turismo, ambiente, agricoltura, energie rinnovabili rappresentano per la Regione punti di forza su cui far leva per accompagnare la crescita delle Marche".
Sul fronte della cooperazione internazionale, la Regione continua nel proprio impegno per la Macroregione Adriatico Ionica e firma un accordo con la Marina Militare. Come riporta un altro comunicato ufficiale, la Regione Marche e la Marina militare hanno firmato un accordo di collaborazione per l'attuazione del Piano di azione della Strategia della Macroregione Adriatico Ionica. L'intesa riguarda l'avvio di partenariati nel settore marittimo: crescita sostenibile dell'economia marina e marittima (economia blu), trasporti, energia, sicurezza, protezione dell'ambiente marino e turismo sostenibile. L'accordo è stato siglato dall'ammiraglio di squadra Salvatore Ruzittu (comandante delle scuole) e dall'assessore regionale Paola Giorgi. "La cornice internazionale, all'interno della quale l'intesa viene siglata, rafforza, ancor più, il valore simbolico e quello sostanziale della collaborazione. Ancona ospita il segretariato permanente dell'iniziativa adriatico ionica, su decisione dei governi degli otto Paesi aderenti. Un'articolazione importante dello Stato italiano, qual è la Marina militare, che ad Ancona ha sempre svolto un prestigioso ruolo di servizio alla Nazione, si mette ora a disposizione delle istituzioni per affiancare ai propri compiti di presidio della sicurezza dei mari, quelli volti a favorire un'integrazione tra i popoli e una crescita solidale del benessere comune" ha spiegato l'assessore Giorgi. Nell'ambito della cooperazione delineata dalla Strategia macroregionale, Regione e Marina hanno individuato aree di comune interesse relative alle questioni marittime. Settori che coinvolgono la formazione, l'istruzione, l'educazione digitale, la difesa cibernetica, la cultura del mare e lo sport, la ricerca, l'innovazione, la progettazione, l'industria, la salvaguardia ambientale, la sicurezza marittima, la tutela del territorio e del mare. Collaborazioni che coinvolgeranno i distretti tecnologici regionali, le grandi e le piccole medie imprese, gli enti di ricerca (Università e Cnr), le istituzioni regionali, le organizzazioni governative e non (Ong, Onlus), in stretta connessione con le corrispondenti realtà nazionali o di altri Stati.
E i risultati continuano a dare ragione all'impegno marchigiano. Soprattutto nel turismo, in crescita nel 2014: in controtendenza rispetto al dato nazionale, che vede -0,63% di arrivi e -1,82 di presenze, le Marche registrano +0,34% di arrivi e +0,72% di presenze. Crescono in particolare i flussi turistici internazionali con +1,90% di arrivi e +2,70% di presenze dei visitatori stranieri. "Un risultato significativo in considerazione della crisi che premia il sistema turismo marchigiano e la strategia della Regione" rivendica ancora il governatore Spacca.

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