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A settembre la regione del nordovest è "nel cuore della Cina", con una presenza importante nel China Corporate United Pavilion a Expo 2015. Un'occasione che il Piemonte sfrutta per far conoscere meglio le sue eccellenze turistiche, enogastronomiche e commerciali


Nonostante le recenti difficoltà in Borsa, la Cina resta uno dei mercati di riferimento più importanti per l'Italia, soprattutto per quanto riguarda il turismo, l'enogastronomia e gli altri settori che rappresentano il Made in Italy. Expo, in tal senso, è stata in questi mesi un'occasione sfruttata da diversi territori italiani, dalle Marche alla Sardegna e ad altre regioni, con gemellaggi, educational tour e scambi commerciali.
Per il mese di settembre, a sfruttare l'occasione data dall'Esposizione Universale è il Piemonte di attirare visitatori e investitori dalla Repubblica Popolare è il Piemonte, protagonista del China Corporate United Pavilion, il padiglione delle imprese cinesi ad Expo 2015: grazie a un accordo sottoscritto a gennaio, Regione e Camera di Commercio di Torino sono presenti fino al 19 con una propria area dove viene proposto il meglio del territorio al pubblico, alle delegazioni e alle istituzioni che animano quotidianamente il sito. Dal 20 al 26 a raccogliere il testimone sarà Confcommercio Piemonte.
Le iniziative dello spazio denominato "Il Piemonte nel cuore della Cina", organizzate con il supporto operativo del CEIPiemonte e di Booking Piemonte, sono caratterizzate da una serie di appuntamenti realizzati in collaborazione con le Aziende turistiche locali piemontesi e volti a presentare gli aspetti più vari del territorio: le eccellenze enogastronomiche, le presentazioni del patrimonio Unesco di Langhe-Roero e Monferrato, la cultura con Residenze reali, arte contemporanea e città d'arte, la montagna con le sue proposte turistiche e le tradizioni delle "terre alte", lo shopping e le produzioni artigianali e manifatturiere di alta gamma. E anche lo sport, con un appuntamento caldeggiato dal management del padiglione che è stato dedicato alla storia del calcio regionale e in particolare al Torino e alla Juventus, simboli italiani di uno sport ormai popolarissimo in Cina. Attenzione anche per l'esperienza delle Olimpiadi invernali di Torino 2006, dato che Pechino si è aggiudicata l'edizione 2022.
Se la Cina è così "desiderata" negli spazi espositivi milanesi è anche perché il gigante asiatico è il più grande investitore straniero di Expo 2015, dov'è presente con tre padiglioni: lo spazio istituzionale della Repubblica Popolare Cinese, il padiglione del colosso del real estate Vanke e il China Corporate United Pavilion, che ospita oltre 40 gruppi imprenditoriali interessati a interagire con l'Italia.
I turisti cinesi sono oggi i top spender dello shopping italiano (rappresentano il 25% del mercato nazionale) con una spesa media di 895 euro. In Piemonte, nel 2014, la Cina si è rivelato il mercato emergente con una crescita del 37% e oltre 57.000 notti trascorse. Logico quindi l'interesse piemontese per questo mercato straniero, interessato al tessile biellese e all'arte torinese, al tartufo di Alba, all'enogastronomia astigiana e alessandrina e a tutte le potenzialità attrattive piemontesi verso Pechino.

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Nella foto, Antonella Parigi, assessore piemontese a Cultura e Turismo, e Zhu Yuhua, presidente esecutivo dell'associazione Cina-Italia e responsabile del padiglione cinese dedicato alle imprese

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