Il prestigioso ateneo statunitense ha scelto il piccolo centro del cosentino per sperimentare un modello al fine contrastare lo spopolamento delle aree interne
Il ripopolamento delle aree interne e la valorizzazione dei borghi è una delle sfide più avvincenti degli ultimi anni, se ne stanno interessando infatti numerose realtà anche a livello internazionale. Il MIT di Boston, istituto di tecnologia del Massachussetts, ha puntato su un borgo calabrese di 500 anime, Vaccarizzo, frazione del comune di Montalto Uffugo, nel cosentino, per un progetto di riqualificazione urbana al fine di ripopolare le abitazioni abbandonate e rilanciare le attività tradizionali.
"I live in Vaccarizzo" è un progetto proposto da BRIT, una start up di Bologna che si occupa di rigenerare antichi borghi abbandonati e dimore storiche. La località calabrese è stata selezionata tra ben dieci destinazioni italiane seguendo una serie di indicatori: la valenza storica del territorio, le risorse attrattive e la disponibilità della comunità locale. Quest’ultima è molto importante poiché il progetto si basa proprio sul coinvolgimento della popolazione residente per la risoluzione dei problemi, per una progettazione partecipata.
L’iniziativa coinvolge 35 paesi del mondo e 300 gruppi di esperti, con numerose idee per trasformare il territorio e la società. Le azioni messe in campo partiranno dalle idee dei singoli abitanti che saranno supportati da una squadra di dieci professionisti che metteranno a disposizione le loro competenze al fine di rigenerare il borgo e renderlo attrattivo all’interno e all’esterno, quindi sia per i residenti, sia per investitori e turisti. A Vaccarizzo resistono ancora tradizioni popolari e antichi mestieri come la bachicoltura, la lavorazione della seta, la produzione di miele d’api e di altri prodotti agroalimentari e l’arte dell’intaglio del legno. Su queste maestranze si basa il rilancio dell’economia del territorio, in una società sempre più attratta dalla genuinità e dall’autenticità di luoghi, prodotti e persone.
All’esempio di "I live in Vaccarizzo" si affiancano altri esempi virtuosi di rigenerazione di borghi, come Visit Calascio in Abruzzo, che ha visto l’intraprendenza dei giovani residenti per la riqualificazione e la valorizzazione del piccolo centro montano oppure Amavido, che si occupa di proporre esperienze turistiche uniche nei borghi italiani, puntando su luoghi poco conosciuti ma ricchi di attrattive e di autenticità.
Le realtà minori sono quindi al centro dello sviluppo dei territori, soprattutto nel turismo, settore in cui ormai risulta quasi abbandonata la dimensione globale si ritorna al locale con l’intento di vivere esperienze uniche e non replicabili altrove. Grazie a questa tendenza i borghi minori, intrisi di storia e tradizioni, hanno nuova linfa e possono puntare su accoglienza, prodotti tipici locali, artigianato, tutti elementi attrattivi nel mercato turistico internazionale, scongiurando così il rischio spopolamento che porterebbe alla scomparsa di queste eccellenze, alla base dello stile di vita italiano, che tutto il mondo ammira.
Debora Calomino
Twitter @CalominoDebora
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Foto dalla pagina Facebook di I Live in Vaccarizzo