Un gruppo di giovani italiani e tedeschi ha dato vita a una startup che fa conoscere i piccoli centri italiani ai viaggiatori provenienti dalla Germania: fondamentale l'attività degli host sul territorio
Il Bel Paese non è solo dolce vita, eccellenze enogastronomiche, città d’arte e siti Patrimonio UNESCO, ma è molto di più. Ce ne siamo accorti noi fondatori della start up Amavido, con sede a Berlino, quando abbiamo deciso di sistematizzare e rendere visibile nel mercato turistico straniero la costellazione di piccoli borghi e paesi Italiani insieme alla loro offerta ricettiva e culturale. Obiettivo futuro è scalare il progetto Amavido su altri Paesi dell’area mediterranea e non solo.
Amavido nasce nel 2015 a Berlino, per opera di un team italo-tedesco con competenze chiave nei settori del turismo sostenibile, della comunicazione, del visual storytelling e della digital economy. L’attuale team di lavoro si incontra nel 2014 negli spazi delle coworking berlinesi e, nel giro di un anno, dà vita al progetto Amavido. Dopo il successo della campagna crowdfunding sulla piattaforma Startnext ad inizio 2016, Amavido prende il via e mette in pratica la sua visione di turismo sostenibile e sviluppo locale con il re-branding e la promozione dell’Italia meno conosciuta e più autentica: i piccoli borghi e paesi con il loro patrimonio artistico e culturale e il capitale sociale delle comunità locali. Rendere visibile (e prenotabile) l’invisibile è sicuramente una bella scommessa.
Negli ultimi decenni è aumentato il numero di viaggiatori indipendenti alla ricerca di forme di turismo esperienziale, dove la ricerca di prodotti turistici di nicchia si affianca ad un rinnovato interesse per il contesto locale. Questo ragionamento ha portato il gruppo di lavoro Amavido a riprendere il filo del potenziale turistico italiano rivolgendo lo sguardo alla costellazione di borghi e paesi: una miriade di luoghi semi-sconosciuti ma con un patrimonio artistico e culturale sorprendente. Spostando l’attenzione dalle principali città d’arte, si riscopre l’eterogenea realtà di borghi e paesini italiani, incastonati in una dimensione spazio-temporale unica, spesso in bilico tra attività agricole-artigianali e spopolamento.
Amavido raccoglie, mette a sistema e rende visibile la rete sommersa di borghi e paesi italiani, la loro offerta ricettiva – stanze, B&B, appartamenti, case –, le attività e gli eventi disponibili in loco, presentandoli come una destinazione turistica capillare e ramificata in tutto il Paese. Si tratta di luoghi fuori dal circuito del turismo di massa, con un patrimonio artistico, culturale, enogastronomico e umano unico nel suo genere. Lo sappiamo bene noi fondatori di Amavido che – da appassionati viaggiatori e flaneur – siamo da sempre alla ricerca di luoghi, spazi e atmosfere che sono “fuori dal tempo” ma che a volte sono molto più vicini di quanto si pensi.
Amavido conduce turisti e viaggiatori tedeschi nel cuore dell’Italia più autentica, in luoghi e scenari al di fuori del grande racconto turistico e delle sue logiche più commerciali. Non solo turisti ma ospiti di host locali, che non sono altro che abitanti del luogo, innamorati del proprio borgo o paese e in possesso di una casa, un B&B o un alloggio. Perché chi meglio di loro può accogliere e raccontare le unicità dei propri luoghi?
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L’host Demetrio a Chianalea di Scilla, in Calabria, lo racconta benissimo e in maniera semplice in questo video rivolto a turisti e viaggiatori tedeschi. Gli host Amavido sono una componente essenziale dell’esperienza di viaggio per il calore della loro ospitalità, per le loro storie e attività da offerte e condivise con i viaggiatori. L’idea di Amavido è quindi quella di una riscoperta, digitalizzazione e narrazione di questi luoghi e di queste strutture ricettive. Si tratta di realtà sommerse, fatte di tradizioni, culture locali e ritmi lenti e questi sono luoghi e scenari che spesso sfuggono a turisti e viaggiatori stranieri e non solo. Perché le destinazioni turistiche non sono un altro o un altrove rispetto ai luoghi in cui viviamo.
Lucia Tomassini
Co-fondatrice Amavido e PhD researcher alla Leeds Beckett University (UK)
www.amavido.de
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Skype: lucia_tomassini
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Nella foto in alto, Verucchio (Rimini). Foto di Andrea Magnani