Il bando "Roma Creativa" ha un budget di 1,3 milioni di euro, e si propone di "cambiare volto alla città" colorando le periferie urbane con il "rap metropolitano per immagini"
Prosegue l'impegno di Roma per la riqualificazione delle periferie attraverso l'arte e la cultura, con iniziative che si potrebbero definire "bidirezionali", ovvero da una parte portando le riproduzioni dei capolavori custoditi nei musei capitolini in quartieri come Tor Bella Monaca, dall'altra valorizzando le forze culturali già presenti e vive nei borghi periferici dell'Urbe, in particolare attraverso una forma di espressione per definizione metropolitana come la street art.
"Da Ostiense a San Basilio, da Rebibbia a Torpignattara la street art sta cambiando volto alla città. Con il colore e la fantasia" spiega il comunicato ufficiale del Campidoglio. "Con quella sorta di 'rap metropolitano per immagini' che è ormai il fenomeno estetico, sociale e comunicativo più forte e universale nei grandi agglomerati urbani di tutto il mondo".
"Il salto – da presenza sporadica a intervento sistematico e diffuso – l'arte dei grandi murales a Roma lo sta facendo con Roma Creativa" il bando lanciato dall'assessorato alla Cultura del Comune per riempire di cultura, spettacolo e arte la "banlieue" romana con oltre duecento appuntamenti gratuiti a gennaio-febbraio.
Con circa 200.000 euro finora messi a disposizione (il budget complessivo di Roma Creativa è di 1.300.000 euro) sono state realizzate in due mesi 38 opere. Per farle conoscere il più possibile il vicesindaco Luigi Nieri e l'assessore alla Cultura, Giovanna Marinelli, hanno fatto da guida ai giornalisti in un tour che, partito da piazza Campitelli, ha toccato via Ostiense, via Baracca, via dell'Acqua Bullicante, la metro Rebibbia e quindi via Corinaldo e via Loreto a San Basilio, il quartiere che ospita la manifestazione "SanBa".
I grandi pannelli murali "stanno trasformando la città in un museo a cielo aperto" ha detto l'assessrore Marinelli. "Una forma d'arte nuova e bellissima" per il vicesindaco Nieri, che può "attirare turismo e interesse nelle nostre periferie". Gli autori sono l'Olimpo dell'arte di strada, nel solco del celebre fumettista Zerocalcare (nella foto) con il suo ormai noto "mammut" alla stazione metro di Rebibbia (dove ormai il neo-surrealismo e neo-simbolismo popolare della street art arriva accanto ai binari, spiegano ancora dal Campidoglio): Clemens Behr, Spy, Stan Lex, Ludo, 2501, Solo, Pepsy e Gomez; e associazioni e società come RMP LAB Srl, Pescerosso Srl Comunicazione e Design, Torpignalab ATS, Wunderkammern.
Ora l'intento è mettere a punto una mappa turistica della street art a Roma, nel solco di quanto già fatto a Londra, New York e Berlino. "Un nuovo modo per conoscere le nostre periferie", ha sottolineato l'assessore Marinelli, "per valorizzarle e farle più belle".
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