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150 milioni di euro all'anno l'impatto economico generato sull'economia toscana dai circa 6500 studenti stranieri in accademie e istituti di formazione regionali. Un quarto di loro ha origini toscane


Un melting pot culturale, con vantaggi economici per il territorio oltre che per la formazione: in sintesi è questo il quadro che emerge sul cosiddetto "turismo di studio", un settore che nonostante la crisi continua a crescere e al momento produce in Toscana un giro d'affari di circa 150 milioni di euro.
In Toscana, spiegano dall'agenzia di stampa regionale, ci sono almeno 50 università e scuole americane o internazionali che si rivolgono a studenti stranieri, secondo i dati della ricerca "Educating in Paradise", condotta dall'Irpet (Istituto Regionale Programmazione Economica della Toscana), e al momento in queste strutture ci sono 6500 presenze per studio di 76 nazionalità. Si calcola che abbiano immesso in un decennio un valore di 1 miliardo di euro nei conti economici regionali.

Oltre ai programmi americani all'estero, sul territorio toscano operano anche strutture di formazione italiane che si rivolgono a una clientela prevalentemente straniera, come scuole d'arte, di design, di cultura, italiano per stranieri. Riflettere sull'impatto culturale che ha la presenza di studenti stranieri di lunga permanenza permette dunque di valutare non solo il valore aggiunto alla didattica della presenza prolungata sul territorio, ma anche lo stimolo culturale che il territorio può ricavarne in cambio.
"Mi ha colpito il dato che un quarto degli studenti presenti hanno origine toscane. Si tratta di comprendere lo stimolo esercitato dalle radici su di loro, ma anche le possibilità aperte all'interscambio culturale con le realtà di provenienza" ha sottolineato l'assessore regionale alla cultura e al turismo, Sara Nocentini "A fronte di un interesse e un'attrattività così ampi, è necessario lavorare su un'adeguata strategia di accoglienza che veda collaborare la Regione Toscana, gli enti locali e tutti i centri universitari per fare dello studio in Toscana un'occasione di vera conoscenza e condivisione del nostro patrimonio storico e culturale".

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Fonte foto: utexas.edu

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