La piccola repubblica ex sovietica vede crescere del 20,5% i flussi turistici nel 2014 e si prepara a presentarsi al mondo con una serie di azioni studiate dal governo
In molti probabilmente non saprebbero collocarla sul mappamondo, ma evidentemente sono sempre di più quelli che conoscono l'Armenia. Nei primi tre mesi del 2014, infatti, i turisti internazionali in questo Paese al confine tra Europa e Asia sono aumentati del 20,5% rispetto al 2013, toccando quota 154.471 (nello stesso periodo, i turisti armeni all'estero sono cresciuti del 18,2%). Un risultato notevole, per un Paese grande meno di un decimo dell'Italia (e senza sbocchi sul mare). In particolare, secondo il National Statistical Service of the Republic of Armenia, la maggioranza dei turisti stranieri che hanno visitato l'Armenia proviene dai Paesi della CIS, ovvero dalla Comunità degli Stati Indipendenti, una confederazione composta da 11 repubbliche dell'ex URSS, da cui è giunto il 32,9% dei flussi internazionali; il 29,8% è invece arrivato dai Paesi europei e la parte restante dal resto del mondo. Tra gli Stati CIS nelle prime posizioni per numero di arrivi ci sono la Russia e l'Ucraina, mentre per quanto riguarda l'Europa i Paesi più presenti sono Paesi Bassi, Francia, Germania, Gran Bretagna e anche l'Italia.
Il governo armeno punta con convinzione sullo sviluppo turistico, e prevede di poter migliorare del 5% la competività del Paese nello scenario globale grazie a una serie di interventi: valorizzazione delle tradizioni locali, diversificazione dell'offerta turistica, nuovi itinerari e percorsi tematici, presentazione alla comunità internazionale con una serie di convegni ed eventi, di cui dovrebbe occuparsi un nuovo organismo di marketing denominato Tourism Development Fund of Armenia.
Per la piccola Repubblica incastonata tra Turchia, Iran, Georgia e Azerbaigian, il 2014 potrebbe quindi essere l'anno d'inizio per un nuovo corso nel turismo internazionale.
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Fonte foto: Reverse Home Sickness