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Oltre 199 milioni di euro per il Programma Transfrontaliero Italia-Francia Marittimo, che mette al centro la valorizzazione delle imprese e delle risorse naturali per la crescita economica e turistica di Toscana, Liguria, Sardegna, Corsica e i dipartimenti francesi delle Alpi Marittime e del Var


Imprese, natura e cultura sono i tre ambiti principali su cui è chiamato a intervenire il Programma transfrontaliero Italia-Francia Marittimo, progetto dell'Unione Europea che coinvolge Toscana, Sardegna, Liguria, Corsica e i dipartimenti francesi delle Alpi Marittime e del Var, che si trovano in Provenza-Alpi-Costa Azzurra (PACA). Con un budget di quasi 200 milioni di euro.
Dopo l'approvazione dei POR FSE e FESR per il 2014-2020, giovedì scorso la Commissione europea ha dato il via libera ufficiale al Programma.
Rispetto ai precedenti periodi di programmazione, spiega una nota della Regione Toscana, per la prima volta gli obiettivi e le misure sono dunque spostate a favore della competitività delle imprese e della valorizzazione delle risorse naturali e culturali. Gli strumenti, tra le altre cose, riguardano la prevenzione dei rischi naturali, il miglioramento dell'accesso ai servizi di trasporto, la promozione dell'occupazione e l'inclusione sociale.

Questi quattro assi di intervento puntano a rendere i territori più competitivi, favorendo la crescita delle imprese nelle filiere transfrontaliere, migliorando porti, trasporti e multimodalità, cercando di mettere insieme sostenibilità, sicurezza in mare, valorizzazione delle risorse naturali e culturali e promuovendo l'aumento delle opportunità di lavoro sostenibile e di qualità.
In particolare, il Programma transfrontaliero Italia-Francia Marittimo interessa le imprese della nautica e della cantieristica, quelle del turismo innovativo e sostenibile o impegnate nelle biotecnologie nelle energie rinnovabili, ma anche i porti turistici, le università e i centri di ricerca. Anche gli enti pubblici, le camere di commercio, le associazioni di categoria potranno accedere alle opportunità del programma.
Entrando nello specifico dei fondi, per la promozione della competitività delle imprese nelle filiere transfrontaliere è stato attribuito un contributo pari a 41.287.000 euro. Per la protezione e valorizzazione delle risorse naturali e culturali e la gestione dei rischi ci saranno a disposizione 97.588.000 euro. Per il miglioramento della connessione dei territori e della sostenibilità delle attività portuali il contributo sarà di 30.965.000 euro. Altri 17.828.000 euro saranno utilizzati per l'aumento delle opportunità di lavoro attraverso l'inserimento in filiere di attività transfrontaliere, il sostegno all'autoimprenditorialità, alla microimpresa e all'impresa sociale e solidale.
Grazie a questi investimenti, si stima che almeno 1000 aziende potranno ricevere un sostegno per le loro attività relative alla crescita "blu" e "verde" (marino / cantieristica, il turismo sostenibile, delle biotecnologie e delle energie rinnovabili); 57 nuove istituzioni pubbliche potranno mettere in campo strategie di gestione del rischio ambientale. Saranno assunte 10 azioni comuni per preservare e promuovere il patrimonio naturale e culturale; 6 piani inediti saranno attuati per ridurre l'inquinamento acustico e 9 per il trasporto sostenibile. Inoltre, si prevede una significativa riduzione degli incidenti marittimi attraverso azioni mirate e controllo preventivo.
In totale, il programma dispone di un budget di oltre 199 milioni di euro, di cui 169 stanziati dall'Unione europea attraverso il Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) e il restante 15% sarà finanziato a livello nazionale.

 

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