Lo sappiamo: uno sciopero è tanto più efficace quanto più è visibile. Anche la figuraccia, però, sarà proporzionale visto il palcoscenico mondiale su cui andrà in scena, confermando una volta ancora il doppio stereotipo su noi italiani: arruffoni, inaffidabili e incapaci di gestire da un lato, vittime di un sistema in cui utenti e clienti (in questo caso cittadini e turisti) sono ostaggi dei capricci di chi eroga il servizio. Insomma "fuori dal mondo".
I dipendenti degli Uffizi e degli altri musei civici di Firenze hanno annunciato lo sciopero per Pasqua riguardo agli incerti esiti della nuova assegnazione dell'appalto dei servizi museali, da cui dipende il futuro del loro posto di lavoro e quindi della loro vita. Non intendiamo certo entrare nella discussione su questo appalto, né abbiamo mezzi per rassicurare lavoratori e lettori sul buon esito della trattativa, su cui è stato chiamato a intervenire anche il ministro di Cultura e Turismo Dario Franceschini.
Tuttavia, riprendendo l'hashtag da noi creato nell'ultimo numero di Destination Magazine e riproposto dopo i tremendi fatti di Tunisi, ci auguriamo che questa sia #lultimavolta che si verifica una situazione del genere. Una situazione, cioè, in cui a pagare il fio di incomprensioni, difficoltà e proteste sono i turisti italiani e ancor di più stranieri.
I servizi dei telegiornali sulle code nei maggiori musei d'Italia sono diventati una tradizione del periodo pasquale, perché oltre alle gite fuori porta ci sono milioni di persone che sfruttano qualche giorno di vacanza per visitare i luoghi più straordinari della cultura mondiale. Tenere chiuse le porte degli Uffizi proprio in quei giorni, a prescindere dalla validità delle motivazioni, rischierebbe di confermare soprattutto nell'immaginario straniero l'idea di un'Italia incapace di proteggere e valorizzare il patrimonio più straordinario del mondo superando divisioni e soprattutto errori commessi. Sarebbe l'ennesimo autogol, e rischierebbe di produrre effetti a catena che si potrebbero ripercuotere sull'immagine (ancora) positiva dei nostri musei. Con la conseguenza di ridurre le capacità economiche del nostro sistema museale, a scapito anche dei lavoratori.
Il nostro augurio è che le trattative si risolvano in fretta e al meglio, affinché sia davvero #lultimavolta. Per non passare a #abbiamopersolafaccia.
Bruno Caprioli - Mailander
direttore responsabile Marketingdelterritorio.info
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#lultimavolta (Destination Magazine)
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Fonte foto: quotidiano.net