Da Palladio all'Unesco, l'importanza di conoscere e valorizzare le ville storiche del Veneto per un prodotto turistico in forte crescita
Nell’era del turismo esperienziale fatto di emozioni, le ville e le dimore storiche vivono una seconda vita e sono fondamentali per lo sviluppo turistico dei territori.
In Veneto in particolare, le ville offrono ai visitatori esperienze uniche ed emozionanti. Il Centro Internazionale Studi Economia del Turismo ha effettuato a tal proposito un’indagine in collaborazione con l’Associazione Ville Venete al fine di scoprire i punti di forza di questo patrimonio attraverso le opinioni di potenziali turisti e di tour operator regionali e nazionali. Questo studio è stato realizzato nell’ambito di un corso di formazione finanziato dalla Regione Veneto che ha formato 12 esperti in Ville Venete e della filiera di contesto.
Il patrimonio immobiliare legato alle ville in Veneto è molto ricco, conta infatti 4300 edifici, dei quali 24 sono Ville Palladiane e Patrimonio Unesco dell’Umanità. Di queste 4300 ville, 100 sono aperte a visite guidate e altre 300 ospitano strutture ricettive come hotel, B&B e agriturismi. Dal punto di vista occupazionale le ville negli ultimi due anni hanno impiegato circa 600 persone.
La particolarità della villa come prodotto turistico è il fatto di essere composto da diversi attrattori come opere d’arte, parchi storici, eventi culturali, attività agricole, ristorazione e ospitalità. Per poter gestire al meglio questo immenso patrimonio è necessario un personale altamente specializzato, in grado di conoscere bene il prodotto villa, in particolare le caratteristiche storiche e artistiche. I tour operator coinvolti nello studio hanno dichiarato di conoscere e proporre le Ville Venete, non soltanto per visite giornaliere ma anche per il pernottamento. La visita alla Villa diventa una vera e propria esperienza, infatti si vive totalmente il territorio grazie a percorsi enogastronomici, cicloturismo e navigazione fluviale. I tour operator hanno consigliato di creare un brand unitario per introdursi nei mercati internazionali.
Per quanto riguarda gli utenti privati è interessante sapere che il 51,1 % associa l’idea di villa all’arte, il 22,3% la associa alla storia, a cui seguono le tradizioni e Venezia. Le attività che vengono associate al termine villa sono gli eventi culturali e le visite a giardini e parchi annessi. Gli utenti privati a differenza dei tour operator preferiscono le visite giornaliere piuttosto che i pernottamenti. Tra le attività più richieste vi sono le esperienze enogastronomiche ed i tour dei parchi e dei giardini. Tra i consigli che hanno dato i potenziali turisti per migliorare l’esperienza nelle Ville emergono: il miglioramento della comunicazione e della visibilità, la possibilità di vivere le Ville in modo esperienziale, la specializzazione del personale, fare rete con le altre realtà territoriali, avere prezzi accessibili ed adeguati, fare una promozione congiunta di tutto il patrimonio, garantire aperture flessibili e creare una card cumulativa per permettere più ingressi. Come punto di forza dell’esperienza in Villa, viene indicata la presenza dei proprietari, i quali accolgono i turisti offrendo loro un’esperienza irripetibile, segno che il fattore umano nel turismo è essenziale.
Debora Calomino
Twitter @CalominoDebora
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Nella foto, Villa Contarini Camerini a Piazzola sul Brenta (PD)