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La Riviera Romagnola, la più grande d’Europa, è tra le mete più gettonate dai giovani, italiani e stranieri. E non solo nei mesi estivi, quando i 110 km di coste sono invasi da turisti di ogni età e provenienza, ma anche nel resto dell’anno, tra iniziative culturali, eventi e convegni.
Rimini, considerata la capitale della Riviera, ha quindi deciso di venire incontro alle esigenze dei visitatori, e da oggi diventa più “mobile”: tutte le novità e le informazioni utili, infatti, diventano raggiungibili dalla nuova versione per smartphone del sito ufficiale, www.riviera.rimini.it. Tramite una navigazione dedicata con scorrimento “a slide”, disponibile per tutte le piattaforme mobili, il sito della Riviera di Rimini permette a turisti e cittadini di scoprire in modo ancora più diretto ed immediato la ricchezza e il dinamismo di una realtà giovane, ricca di luoghi, eventi e opportunità da scoprire.
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Torna il 28 e il 29 novembre 2012, come sempre a Firenze, BTO-Buy Tourism Online, la manifestazione dedicata al turismo, alla promozione e alle nuove tecnologie. Giunta alla quinta edizione, BTO (che si terrà quest’anno presso la Fortezza da Basso) è una full immersion di formazione sui temi del travel 2.0 che si sta affermando come uno degli appuntamenti più rilevanti in Europa nel suo comparto.
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È una delle guide più famose e apprezzate di tutto il mondo, ed è da oltre un secolo compagna di viaggio dei turisti più golosi: stiamo parlando delle celeberrima Guida Rossa di Michelin, quella con le “stelle” che indicano il giudizio per i migliori alberghi e ristoranti.
Il 15 novembre è uscita l’edizione 2013 della guida dedicata all’Italia, e anche per il prossimo anno l’ambizione, secondo le intenzioni ufficiali della casa editrice, è di confermarsi come “lo strumento migliore per aiutarti nella scelta, qualunque sia la tua necessità: dall’agriturismo all’hotel di charme 5 stelle lusso, dalla tavola regionale alla cucina fusion metropolitana, dal ristorante stellato alla trattoria tipica a prezzo contenuto”.
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È nata la “Carta dei servizi turistici e ambientali dei porticcioli liguri”. L'iniziativa, presentata ieri nella sede della Regione Liguria da Renata Briano e Angelo Berlangieri, gli assessori regionali all'Ambiente e al Turismo, è stata sottoscritta da un primo gruppo di porticcioli, comuni, parchi, Centri di educazione ambientale e da altri enti locali. La carta è frutto del progetto europeo Marittimo Turismo Porti Ambiente, nato dalla cooperazione della Liguria con la Provincia di Livorno, la Corsica e la Sardegna.
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Era uno degli obiettivi del piano e-government che mirava entro il 2012 a “posizionare il portale nazionale dell’offerta turistica tra i leader del settore in termini di accesso e utilizzo da parte degli utenti”. Poi le cose per Italia.it sono andate diversamente, e oggi il turismo è sparito dal decreto del governo sull’agenda digitale.
“Una cosa normale, purtroppo” commenta Maurizio Melucci, assessore al Commercio e Turismo della regione Emilia-Romagna. “Il comparto non viene visto come un settore economico strategico, se va bene viene accomunato alla cultura. E invece è un’industria con le sue regole”.
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18 eventi acquisiti (11 congressi associativi e 7 eventi aziendali), grazie ai quali si registreranno 17mila delegati e un totale di 43mila presenze a Torino; la ricaduta economica sul territorio sarà notevole, e viene stimata tra i 13 e i 21 milioni di euro. Sono i dati, molto positivi, resi noti da Turismo Torino e Provincia Convention Bureau, relativi all’attività svolta nel 2012. E alle manifestazioni già acquisite vanno poi aggiunte 9 nuove candidature presentate dall’ente.
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Quanto vale la cultura nell’economia italiana? È una domanda ricorrente nel dibattito legato al marketing territoriale del nostro Paese, poiché dal “peso” della cultura nel Pil italiano dipendono progetti, idee e innovazioni per il futuro. Una recente indagine svolta da Unioncamere e Symbola ha dato una stima piuttosto precisa dell’importanza del comparto culturale sul Pil italiano: il 5,4% se si considera il sistema delle industrie culturali e creative in senso stretto; il 15% se invece si dà una definizione estensiva del sistema delle filiere culturali e creative.