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Lo studio ufficiale mostra un patrimonio estremamente ramificato, in cui dominano 20 grandi poli d'attrazione su quasi 5000 strutture di piccole e medie dimensioni

L’Istat ha effettuato uno studio riguardo i musei, le aree archeologiche e i monumenti in Italia, definendo molti aspetti del patrimonio culturale. I dati analizzati si riferiscono al 2015 e delineano l’ampia offerta di servizi e di attività connesse al settore della cultura in Italia.

Dai dati emerge che in Italia sono presenti 4976 tra musei e istituti similari, sia pubblici che privati aperti al pubblico. Di questi 4158 sono musei, gallerie e collezioni, 282 sono aree e parchi archeologici e 536 i monumenti e i complessi monumentali.

Le regioni che possiedono il maggior numero di luoghi della cultura sono la Toscana (548), l’Emilia Romagna (477) e il Piemonte (427). Al Sud è presente più della metà delle aree archeologiche del nostro Paese, e si concentrano particolarmente in Sicilia e in Sardegna. Tra le collezioni esposte nei musei italiani prevalgono quelle dedicate all’etnografia ed all’antropologia, seguite da arte antica, archeologia e storia.

Dai dati raccolti emerge che l’Italia possiede un patrimonio molto importante ma non pienamente valorizzato. L’offerta di servizi e attività è molto ricca ma sono ancora pochi gli operatori museali che parlano correttamente l’inglese. In una struttura su due l’ingresso è gratuito e un museo su tre non incassa più di 20 mila euro annui provenienti dalla vendita dei biglietti. Le regioni che vantano il maggior numero di visitatori nei propri musei sono il Lazio con il 22,3 %, la Toscana con il 20,6 % e la Campania con il 9,2 %.

La metà dei musei italiani possiede un sito web, mentre quattro musei su dieci hanno una pagina promozionale sui social network. Vi è inoltre una grande diffusione di tanti piccoli musei su tutto il territorio nazionale, mentre i grandi poli di attrazione sono 20. La metà dei musei fa parte di sistemi museali organizzati e dai dati emerge che il nostro sistema museale è prevalentemente giovane.

I visitatori nel 2015 sono stati in media 22 mila per ciascun museo, ma in questo caso bisogna precisare che c’è una forte polarizzazione, infatti i primi 20 musei hanno attratto un numero maggiore di utenti, cioè circa un terzo del totale. La restante parte ha registrato una media di mille visitatori annui. Sono ancora pochi i giovani interessati all’immenso patrimonio culturale italiano, infatti dall’analisi si scopre che sono ancora pochi gli under 25 che frequentano musei e luoghi della cultura.

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