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La nuova collaborazione si identifica in particolare sui cammini e sul turismo di scoperta

Dopo un’intesa nazionale per la tutela del territorio tra Unione Nazionale delle Pro Loco Italiane e Club Alpino Italiano risalente ormai ad ottobre 2017, ora in Emilia-Romagna si passa ai fatti.

È di questi giorni la firma di un protocollo tra le emanazioni locali delle due associazioni di volontariato che intendono collaborare per la promozione del territorio attraverso l’erogazione di servizi al turismo lento di scoperta. L’accordo prevede la manutenzione congiunta dei sentieri che fanno parte dei “Cammini” e la formazione dei volontari sui temi delle risorse culturali ed ambientali. Lo scopo è promuovere la conoscenza e la frequentazione consapevole del territorio regionale attraverso un turismo responsabile. Più concretamente i due enti si propongono di offrire servizi di accoglienza ed accompagnamento agli escursionisti in transito in Emilia-Romagna.

I Cammini permettono di abbinare al piacere dell’attività sportiva in mezzo alla natura il desiderio di approfondire le tradizioni del luogo e la conoscenza del passato e delle radici storiche del territorio. In particolare il Cammino che accompagna la Linea Gotica, tutto a ridosso dell’Appennino ma che collega l’Adriatico al Tirreno, può essere considerato una sorta di pellegrinaggio laico attorno ai valori della Resistenza e un’immersione negli anni che hanno portato alla nascita della nostra Costituzione. Non a caso il percorso è punteggiato di piccoli musei diffusi, da Montese a Iola ai Monti della Riva, da Monte Battaglia al Parco Storico di Montesole - solo per restare sul versante emiliano-romagnolo del cammino - che permettono il contatto con un contenitore di memoria, in un’ottica di cultura della pace, mai conosciuto a sufficienza dalle giovani generazioni.

Il supporto alla logistica a livello locale di questi percorsi sarà ora garantito dall’UNPLI regionale e dal CAI sezione Emilia-Romagna che potranno contare sul coinvolgimento delle amministrazioni regionali a tutti i livelli, enti e istituzioni culturali, associazioni e singoli cittadini.

“Esiste un significativo bisogno di dare evidenza e conoscenza al patrimonio immateriale e culturale presente lungo i nostri cammini, per offrire ai potenziali visitatori, viaggiatori ed escursionisti le conoscenze storiche, devozionali, militari, culturali ed ambientali, garantendo loro supporto e logistica a livello locale, nelle varie tappe che si trovano lungo i percorsi”, commentano i presidenti regionali dell’Unione Nazionale delle Pro Loco Italiane e del Club alpino italiano, Stefano Ferrari e Vinicio Ruggeri.

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Riccardo Caldara

Twitter @riccardocaldara

 

 

 

 

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