Inaugurato un percorso attrezzato di 5,5 km per ammirare tutto l’anno la Picea excelsa fissilis, ovvero l'abete di risonanza, che fornisce legno pregiato ai liutai di tutto il mondo
Esiste addirittura un festival musicale per celebrare quell’eccellenza del Friuli Venezia Giulia che è la foresta di Tarvisio. Lì e in poche altre parti del nord Italia – Comelico e Val di Fiemme – cresce in condizioni pressoché perfette l’abete rosso. Dà un legno dalle caratteristiche ideali per costruire una parte della cassa armonica di tanti strumenti musicali a corda di qualità, in particolare violini, viole, violoncelli, esportati in tutto il mondo e presenti pressoché in ogni orchestra. Un legno unico, ricercato, armonioso, conosciuto da secoli dai grandi liutai di tutto il mondo.
Va da sé che la Regione Friuli Venezia Giulia abbia deciso di puntare su questa eccellenza facendola diventare motivo di richiamo e veicolo di promozione. Prima il suggestivo festival Risonanze di Malborghetto-Valbruna, che invita gli strumenti a suonare proprio lì dove sono nati, ai piedi degli abeti rossi dai quali deriva il legno di risonanza, che si è svolto lo scorso giugno con tre giorni di concerti, spettacoli teatrali, degustazioni, visite e dimostrazioni dei liutai in un’ambientazione unica. Ora il Sentiero degli Alberi di Risonanza (the Forest Sound Track), inaugurato proprio in questi giorni. È un percorso di 5,5 chilometri in uno scenario strepitoso ai piedi delle Alpi Giulie, che si snoda tra i grandi abeti rossi. Il sentiero rappresenta la migliore occasione per ammirare la Picea excelsa fissilis, ovvero l'abete di risonanza. Il tracciato ha diversi punti di accesso, è ben segnalato con tabelle, dotato di pannelli illustrativi e arricchito da sculture, è facile da percorrere e termina al cospetto delle strapiombanti pareti del Piccolo Nabois.
Come ha sottolineato il vicepresidente della Regione Sergio Bolzonello, "il sentiero degli Alberi di Risonanza è una risorsa per valorizzare queste vere e proprie opere d'arte che la natura ci ha regalato e favorire la crescita del territorio".
Il sentiero è ovviamente fruibile anche d’inverno quando con la neve lo si può percorrere con gli sci da fondo o con le ciaspole. Nel cuore del bosco si integra con l'Abschnitt Saisera, un parco tematico sulla Prima Guerra Mondiale che conserva, con trincee, gallerie scavate nella roccia, depositi di munizioni e punti di osservazione, la memoria di quelle sofferenze e offre ai turisti e agli studiosi un'occasione per un viaggio nel passato. "La risposta alle sfide del turismo moderno si trova nella nostra storia, nel nostro patrimonio e nelle nostre tradizioni” commenta ancora Bolzonello.
Riccardo Caldara
Twitter @riccardocaldara