La Regione molisana firma l’accordo col ministero per la valorizzazione del patrimonio culturale, anche grazie ai professionisti che dalle province passano al MiBACT
Secondo una battuta che circola da qualche anno sui social network, il Molise non esiste, è solo un’invenzione. Ma scherzi a parte, il Molise c’è, eccome. Ad agosto la Regione aveva dimostrato un’accelerazione nello sviluppo annunciando i 727 milioni di euro in arrivo da Roma per la valorizzazione territoriale.
Sullo stesso argomento è concentrato anche l’accordo firmato nella Capitale il 13 settembre tra Regione e MiBACT, con il coinvolgimento degli enti provinciali di Isernia e Campobasso, che punta proprio alla valorizzazione dell’importante patrimonio culturale delle due province molisane attraverso il coinvolgimento delle professionalità già impegnate da entrambe le amministrazioni.
L’accordo – sottoscritto dal sottosegretario Cesaro, dal presidente regionale Frattura e dai presidenti degli enti provinciali Battista e Coia – sancisce così la certificazione da parte del MiBACT del valore e del prestigio dei principali riferimenti culturali, archeologici, architettonici e artistici molisani: la Biblioteca Albino di Campobasso, la sede del Museo Sannitico Palazzo Mazzarotta, le opere del Maestro Antonio Pettinicchi, la collezione di Giuseppe Ottavio Eliseo, il patrimonio documentario degli Archivi storici provinciali, i due edifici di proprietà della Provincia di Isernia presenti nell’area del Museo del Paleolitico e il percorso di accesso al sito archeologico di Pietrabbondante.
Inoltre, con questo patto si determina il passaggio al Ministero degli 8 lavoratori dipendenti della Provincia di Campobasso, con l’impegno per una prossima riallocazione di altri tre della Provincia di Isernia. Dal ministero, Cesaro ha spiegato che questo accordo recepisce da un lato la cosiddetta abolizione delle province decretata dalla legge Delrio del 2014, e al contempo tutela e valorizza le professionalità locali nel settore di competenza del MiBACT: “Il Molise è la prima Regione con cui abbiamo raggiunto un’intesa e il MiBACT ha dimostrato nei suoi confronti una particolare attenzione, vista anche la specificità del suo patrimonio culturale”. Il sottosegretario ha quindi sottolineato l’importanza del “patrimonio culturale molisano nella grande sfida che ci attende nei prossimi anni: valorizzare tutti i beni storico-artistici e bibliotecari del Mezzogiorno per farne, anche attraverso nuovi circuiti turistici, una leva di sviluppo economico ed occupazionale”.
Soddisfatto anche il governatore molisano Paolo di Laura Frattura, secondo cui “l’accordo che abbiamo firmato è il riconoscimento ufficiale dell’importanza del patrimonio archeologico, architettonico, artistico, storico e culturale che le nostre Province hanno saputo sapientemente raccogliere nel tempo”.
“Nel Patto per il Molise, con il Governo abbiamo inserito uno specifico asse di intervento, ‘Turismo e Cultura’, con una imponente dotazione finanziaria di 108,9 milioni di euro, a dimostrazione dell’importanza che diamo a questi due settori così fortemente connessi quando parliamo di ripresa sociale, occupazionale ed economica dei nostri territori” ha ricordato infine il governatore, parlando della svolta impressa poco più di un mese fa.
Claudio Pizzigallo
Twitter @pizzi_chi
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Nella foto, il teatro sannita all'interno del sito archeologico di Pietrabbondante. Fonte Wikimedia