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Grosseto inaugura il bioparco maremmano: percorsi a piedi, cavallo e bici, incontri con i butteri e le tradizioni locali. I promotori "L'obiettivo è far generare economia a tutte quelle realtà locali oggi poco conosciute perché lontane dai grandi flussi turistici sulla nostra costa"


La Maremma crea il suo Bioparco, e lo mette subito a disposizione di turisti e amanti della natura. È stato presentato venerdì al Museo di Storia naturale della Maremma a Grosseto il Bioparco Maremma, e già dallo scorso week end è stato possibile conoscere la flora e la fauna, la storia e la cultura, le tipicità del territorio lungo il primo tratto dell'antica Via Clodia che da Roselle arriva fino a Roma. Per chi ama le escursioni a piedi, in mountain bike o a cavallo, un'opportunità di conoscere dal vivo gli animali che rappresentano la Maremma come la sua vacca dalle lunghe corna, il robusto cavallo maremmano ma anche il miccio amiatino, il somaro con l'inconfondibile croce sul manto. Spettacoli con i butteri e degustazioni saranno, inoltre, i protagonisti delle serate in programma fino all'autunno.
"Il nostro territorio è ricchissimo di storia e cultura e questi due elementi, uniti alla qualità del paesaggio e dell'ambiente rappresentano i nostri punti di forza, che dobbiamo promuovere e valorizzare al meglio" ha commentato l'assessore al turismo del Comune di Grosseto Luca Ceccarelli "L'iniziativa che presentiamo oggi, che amplia l'offerta sul territorio dedicata ai tantissimi turisti che amano le escursioni a piedi, in mountain bike o a cavallo. Da questo punto di vista la Maremma e Grosseto possono rappresentare una meta decisamente interessante, e per questo il Comune di Grosseto sostiene e apprezza ogni iniziativa volta a migliorare l'offerta turistica del territorio, che oltre al mare ed una costa stupenda può rivolgersi e farsi apprezzare anche per un turismo diverso, fatto di campagna, di sport, di vita all'aria aperta. Per questo auguro al neonato bioparco, che promuove la tradizioni, la natura e i prodotti tipici del territorio, un grande successo".
Fabrizio Tistarelli, presidente del Consorzio produttori Latte Maremma e sostenitore dell'iniziativa, ha spiegato che "in queste attività che salvaguardano e fanno conoscere la Maremma come andiamo ripetendo oramai da diverso tempo è solo facendo sistema che possiamo creare vero sviluppo, economico e occupazionale". Andrea Poggiaroni, medico veterinario, è tra i promotori del Bioparco Maremma e dell'antica Via Clodia che dalla città etrusca e poi romana di Roselle portava le merci dell'Etruria a Roma. Poggiaroni si è detto convinto che questo bioparco possa rappresentare "un'opportunità per la Maremma di entrare nella grande rete europea delle vie verdi. Ogni anno milioni di appassionati, da tutto il continente europeo ma non solo, percorrono a piedi, in mountain bike o a cavallo questi antichi percorsi portando sviluppo e benessere alle zone attraversate. Ecco quale è il nostro obiettivo. Far generare economia a tutte quelle realtà locali oggi poco conosciute perché lontane dai grandi flussi turistici sulla nostra costa. Ma attenzione, questo vale per tutto l'anno. Infatti il nostro scopo è uscire dalla logica del turismo stagionale".
"È nostra intenzione far diventare il Bioparco un punto di riferimento aperto a tutti, alle famiglie e anche alle scuole, dove poter trascorrere una piacevole giornata ma anche una serata, totalmente immersi nella Maremma che fu ma che è, fortunatamente, ancora oggi. Questo grazie all'amore e alla passione di tanta gente che crede in questo progetto" ha concluso il dottor Poggiaroni.

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