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A fronte di un investimento regionale di 16 milioni, nel solo 2014 la Francigena ha contribuito per 24 milioni al Pil toscano. "La metà del fatturato dell'aeroporto di Firenze" ha spiegato con soddisfazione il presidente di Regione Enrico Rossi


Scommessa vinta, promessa mantenuta: con queste parole la Toscana si gode il successo del modello di turismo culturale rappresentato dalla Via Francigena, capace di contribuire all'economia regionale quanto mezzo aeroporto di Firenze. Il progetto, portato a termine con un investimento di 16 milioni, di rendere totalmente fruibile il tratto toscano della Via Francigena è stato celebrato con soddisfazione dal governatore toscano Enrico Rossi, a Monteriggioni per il Forum dei Comuni toscani. Rossi, riporta l'agenzia di stampa regionale, ha spiegato che "non era facile aggiungere un altro punto attrattivo alla notevole offerta turistica toscana", e ha aggiunto che oggi l'obiettivo è quello di trasformare la Francigena in un vero prodotto di turismo culturale, lento e sostenibile, come ha avuto modo di ribadire anche l'assessore regionale al turismo Sara Nocentini.
Intervenuta poco prima di Rossi al convegno "L'Europa è qui. Francigena tesoro europeo", l'assessore Nocentini ha infatti sintetizzato in tre punti ciò che ha reso la Via Francigena toscana un modello di riferimento: l'aver puntato verso la "rapida fruibilità" del percorso, l'aver previsto una "forte governance" di livello regionale, l'aver favorito "strutture di ospitalità dedicate ai pellegrini" integrate con imprese ricettive comunque idonee a ospitare i camminatori anche a prescindere dalla ricerca di alloggi a prezzo molto contenuto.
Le risorse investite dalla Regione hanno così reso possibile la fruibilità dei 380 km del tracciato toscano, completamente in sicurezza e adeguatamente segnalato. Successivamente sono stati individuati anche gli itinerari ciclabili e quelli a cavall,o mentre sull'intero tracciato è attiva una specifica rete wifi. E tutti i 16 ostelli finanziati inizieranno l'attività entro il 2016.
Un modello di turismo culturale, quello della Via Francigena, che in Toscana sta crescendo: 150.000 le presenze nel 2014, l'anno precedente erano state 100.000. Come provenienza 25 pellegrini su 100 sono stranieri (75 italiani) e il 60% è formato da uomini. Il 95% dei frequentatori della Francigena percorrono la via senza il servizio di guide ufficiali, il 64% ha già precedenti esperienze su itinerari di pellegrinaggio. Circa il 30% ha motivazioni religiose.
"Nel 2014 la via Francigena ha contribuito al Pil toscano per 24 milioni, all'incirca come la metà del fatturato dell'aeroporto di Firenze" è il dato, comunicato ancora da Rossi, che fa riflettere sulle potenzialità turistiche ed economiche dell'antica via.


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