fbpx
Luanda, Angola

Il governo angolano promette investimenti per rilanciare il turismo e conseguentemente l'economia del Paese. Un progetto che risponde all'invito dell'UNWTO che aveva spronato gli Stati africani a credere in questo comparto

"L'Organizzazione mondiale del Turismo crede nell'Africa e continuerà a supportarla per farla comparire nei radar del turismo globale" aveva detto la scorsa estate Taleb Rifai, segretario generale dell'UNWTO, durante l'ultima assemblea generale dell'Organizzazione svoltasi in Zambia.
Da quelle parole, il continente africano ha tratto spunto per una serie di iniziative volte a migliorare le performance del settore turistico. Un percorso intrapreso tra non poche difficoltà, come dimostrano i casi di Egitto e Kenya, che hanno dovuto fare i conti con una contrazione delle presenze turistiche determinata dalle tensioni interne e dai drammatici fatti di sangue dell'estate scorsa (per l'Egitto) e di ottobre (per il Kenya).
Ed è di questi giorni la notizia di un altro Paese africano che ha messo in campo un piano d'azione per rilanciare il turismo e, di conseguenza, l'economia: l'Angola. Il governo angolano, infatti, per il 2014 è pronto a investire 100 milioni di dollari nel comparto turistico. Ad annunciarlo è stato il ministro del Turismo Pedro Mutindi, durante il discorso di inizio anno in cui ha spiegato come i fondi saranno investiti in servizi alberghieri e di formazione.
Tra i progetti annunciati dall'esecutivo, anche la costruzione di una scuola alberghiera nella capitale Luanda: "Sarà un passo in avanti per far sì che l'Angola diventi una destinazione turistica e di investimento straniero" ha affermato il ministro, che ha poi spiegato come il suo Paese abbia grande potenziale: "Abbiamo immense meraviglie naturali e potenzialità turistiche in grado di guidare lo sviluppo economico, sociale e culturale del Paese".
Anche se l'Angola è geograficamente vicina a Stati come la Namibia, lo Zambia e il Botswana – che negli ultimi anni hanno visto un boom degli ingressi turistici – e sebbene la guerra sia finita da oltre 10 anni, in questo Paese il turismo straniero ha ancora dimensioni limitate. Un freno su cui probabilmente hanno un peso determinante le complesse procedure burocratiche necessarie per visitare l'Angola: per richiedere un visto turistico in Angola sono infatti necessari numerosi documenti, che vanno dalla lettera d'invito di un residente, a quella dell'hotel ai documenti della banca che provano la disponibilità di 200 euro per ogni giorno di soggiorno.

 

LEGGI ANCHE: L’OMT: “L’Africa punti su turismo domestico per il proprio rilancio”

Il Kenya punta al rilancio del turismo dopo la paura per l’attentato di Nairobi

La crisi egiziana porta più turisti a Lampedusa

 

(Nella foto, la capitale dell'Angola, Luanda. Fonte: http://goafrica.about.com/od/africatraveltips/ig/Africa-s-Capital-Cities/Luanda--Angola-s-Capital-City-.htm)

 

Questo sito utilizza cookie tecnici che ci consentono di migliorare il servizio per l'utenza. Per ulteriori informazioni leggi la nostra Cookie e Privacy Policy. Leggi di più