Dall’assemblea generale dell’Organizzazione mondiale del Turismo, in Zambia, il segretario Rifai invita il continente africano a puntare sul turismo interno per dare un impulso all’economia
I Paesi dell’Africa devono puntare sul turismo interno, prima che sugli arrivi da fuori, per dare sviluppo e rilancio alla propria economia. Questo il parere di Taleb Rifai, segretario generale dell’UNWTO, l’Organizzazione mondiale del Turismo delle Nazioni Unite, espresso nella conferenza stampa che nei giorni scorsi ha segnato la chiusura ufficiale dell’assemblea generale dell’UNWTO, tenutasi a Livingstone, in Zambia.
Rifai ha spiegato che le statistiche degli ultimi anni hanno dimostrato che il turismo domestico è stato il cardine delle attività economiche nella maggior parte dei Paesi: “Lo scorso anno un miliardo di persone ha viaggiato facendo turismo internazionale, ma i turisti interni, quelli che viaggiano nei propri confini nazionali, sono stati circa cinque miliardi. E anche se non hanno contribuito ai proventi in valuta estera dei rispettivi Paesi, sono stati d’aiuto in molte altre attività economiche”.
“I turisti domestici aiutano nella creazione dell’occupazione e nella crescita delle infrastrutture” ha detto il segretario generale dell’Organizzazione mondiale del turismo, chiarendo come non sia stata affatto casuale la decisione di tenere l’assemblea generale nell’Africa meridionale, una scelta che rappresenta un modo indiretto per promuovere gli arrivi in una zona scarsamente frequentata dalle rotte turistiche internazionali. Alcuni dati recenti, infatti, hanno mostrato come – nonostante il numero crescente di arrivi – l’Africa attragga solo il 5% dei flussi, ben al di sotto del proprio potenziale. Questo a causa di una mancanza di strategia collettiva del continente africano, una strategia che già a partire da questa assemblea generale si è tentato di abbandonare, favorendo accordi internazionali tra l’Africa e paesi come Cina, Russia e Germania.
Tra gli argomenti dibattuti in assemblea, particolarmente di rilievo è stata la questione dei visti turistici, la cui riforma è necessaria per incoraggiare il movimento dei turisti. Per lo stesso motivo, Rifai ha spiegato come sia necessario che tutti i Paesi africani aprano i propri spazi aerei per consentire rotte più agevoli e dirette al turismo internazionale. “L’Organizzazione mondiale del Turismo crede nell’Africa e continuerà a supportarla per farla comparire nei radar del turismo globale” ha dichiarato Rifai chiudendo l’assemblea generale, e dando impulso allo sviluppo di un settore determinate per il continente africano. Partendo proprio dal turismo domestico.
LEGGI ANCHE: Un miliardo di turisti per il 2012