"Programmate varie attività" dice Bisher Yazigi, convinto che nella città simbolo della guerra arriveranno molti turisti
Una stagione estiva "florida e prospera" per il turismo in Siria, e in particolare a Homs. La previsione è di Bisher Yazigi, ministro del Turismo siriano, secondo il quale la guerra non frenerà gli arrivi dei viaggiatori internazionali.
All'agenzia di stampa ufficiale Sana, Bisher Yazigi ha giustificato la propria ottimistica previsione con il fatto che "per l'estate sono state programmate varie attività" che potranno attrarre molti visitatori dall'estero verso Homs, come se la città-martire della Siria centrale si fosse trasformata all'improvviso in un'ambita meta turistica mediorientale.
Il ministro siriano non ha specificato quali siano queste "attività" che dovrebbero attrarre visitatori in una zona di guerra. Come spiega il Corriere della Sera, infatti, "non sembra potersi trattare di vedere i luoghi d'interesse storico-artistico per i quali Homs un tempo era celebrata: dalla Città Vecchia, ridotta a un cumulo di rovine, al Krak dei Cavalieri, una fortezza crociata risalente all'XI secolo e inserita dall'Unesco nel Patrimonio dell'Umanità fin dal 2006, ma adesso gravemente danneggiata e di fatto irraggiungibile".
Oltre a Yazigi, anche il generale Yasser al-Shreiti, portavoce del ministero dell'Interno, ha rilasciato dichiarazioni di ottimismo se non di sfrontatezza, rivendicando con orgoglio una "riduzione dei decessi per gli incidenti stradali pari al 50 per cento dal 2012 al 2013" in tutta la Siria, grazie al sistema nazionale di telecamere di sorveglianza nuovo di zecca, all'incremento nel numero delle pattuglie e al migliorato addestramento impartito agli agenti della polizia stradale. Come se la sicurezza stradale potesse distogliere l'attenzione del mondo dalla guerra che da due anni flagella la Siria provocando oltre 150.000 morti.
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