Quattro miliardi di sterline in più, ovvero quasi cinque miliardi di euro: è questa l'incredibile cifra che potrebbe fruttare il turismo musicale al Regno Unito secondo un nuovo studio intitolato non a caso "Imagine" come la canzone di John Lennon.
Secondo questo studio (nome completo: Imagine, the value of music tourism in the UK), infatti, il potenziale inespresso dal turismo musicale potrebbe trasformarsi in grandi entrate per l'incoming britannico, se altre città seguissero l'esempio di Liverpool, che grazie all'appeal dei Beatles attira ogni anno milioni di fan e, di conseguenza, circa 70 milioni di sterline.
Alcuni mesi fa, l'Agenzia britannica per il turismo, Visit Britain, aveva calcolato in 2,2 miliardi di pound all'anno il valore del turismo musicale nel Regno Unito. Ma questo nuovo studio pare alzare e non di poco l'asticella dei possibili guadagni, a patto di saper pianificare e realizzare operazioni di marketing territoriale adeguate.
"Il turismo musicale è un grande business, e ogni anno si spendono milioni di sterline per avvicinarsi alla musica che si ama" ha dichiarato Jo Dipple, amministratore delegato dell'associazione che ha realizzato l'indagine, UK Music. "Le raccomandazioni fornite con 'Imagine' hanno lo scopo di aiutare le amministrazioni centrali e periferiche a fornire una struttura in cui sviluppare una vivace economia musicale. In particolare vogliamo spingere le autorità locali a ricavare il massimo dal patrimonio musicale che hanno sotto l'uscio di casa. Liverpool ha saputo sfruttare il potenziale dei suoi eroi musicali godendone enormi benefici economici e culturali, ma la storia non dovrebbe finire lì". "Quando si associano tra di loro, musica e turismo sono motori di crescita molto potenti" è la chiosa del ministro inglese per le Industrie Creative, Ed Vaizey.
L'esempio di Liverpool, che grazie ai Beatles attrae ogni anno in città milioni di fan incassando grazie a loro circa 70 milioni di sterline, dimostra il grande potenziale che nel Regno Unito riveste il turismo musicale "storico" (al netto cioè di festival e concerti). Lo sottolinea un recente studio intitolato (non a caso) "Imagine", che calcola in 4 miliardi di sterline l'incasso virtuale finora inespresso dal settore. Come riporta Music Week, il rapporto cita anche il caso di Hull, prossima Città della Cultura nel 2017, titolare dell'unico museo nazionale dedicato alla Club Culture e patria degli Spiders from Mars di David Bowie (una mostra temporanea dedicata alla rock star inglese nei panni di Ziggy Stardust ha portato nel 2013 30 mila visitatori in città), Coventry (dove sorge un Music Museum) e Sheffield, dove una guida online, Uncommon People, offre notizie storiche e informazioni su artisti locali come Jarvis Cocker e Arctic Monkeys.
(Continua a leggere su Rockol)
LEGGI ANCHE: Turismo musicale, per il Regno Unito un business da 2,2 miliardi di sterline
Pietro Martinetti: I grandi festival di musica elettronica, una risorsa globale per i territori