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Un tempo isola felice, oggi alle prese con difficoltà economiche che investono il turismo e l'export, facendo crescere la disoccupazione. Per uscire dalla crisi, il percorso è sempre lo stesso: fare rete

La destagionalizzazione non "funziona" più, a causa della crisi, e le località turistiche patiscono il calo di consumo turistico con gravi conseguenze sul piano dell'occupazione. E le istituzioni provano a porre rimedio.
Come sta avvenendo in Liguria, stando alle dichiarazioni dell'assessore al Turismo della regione, Angelo Berlangieri, che ha annunciato l'avvio operativo di un patto con le parti sociali per tutelare i lavoratori del settore turistico. In Liguria, infatti, la stagnazione economica ha riportato la situazione indietro di vent'anni, con alberghi che restano chiusi per diversi mesi all'anno a causa della contreazione del volume d'affari e dei flussi in bassa stagione.

Due giorni di dibattito sul made in Italy, con l’intervento del ministro dell’Istruzione Maria Chiara Carrozza e della collega degli Esteri Emma Bonino, oltre che di personaggi di spicco come Ermete Realacci di Symbola, Guido Martinetti di Grom e il fotografo Oliviero Toscani.

È Cna Next, il Festival dell’Intelligenza Collettiva promosso da CNA Giovani Imprenditori, che tra venerdì 8 e sabato 9 novembre prende corpo a Firenze (dopo Torino, Bologna e Roma) per ospitare un confronto internazionale sul nuovo rinascimento artigiano e sulla sintesi tra cultura, saper fare, formazione e innovazione. Due giorni per fare il punto sul made in Italy e sugli assett per il rilancio del sistema Paese, tra manifattura di qualità, cultura, bellezza ed export. In una parola, come indica l’hashtag ufficiale per twittare sulla manifestazione, #manifatture.

È ancora lei, la Puglia, a ricevere apprezzamenti e riconoscimenti da tutto il mondo. Ultimo in ordine di tempo, quello del National Geographic, che si va ad accodare agli attestati di Lonely Planet e New York Post.

Da giovedì 7 a sabato 9 il Touriseum di Merano ospita un convegno sul declino del turismo che colpì il Tirolo nella Prima guerra mondiale. A Merano 20 esperti da Italia, Austria, Germania, Romania, Slovacchia e Slovenia

Un appuntamento sicuramente “storico” quello che riunirà oltre 20 esperti provenienti da Italia, Austria, Germania, Romania, Slovacchia e Slovenia da giovedì 7 a sabato 9 novembre. Al Touriseum, il Museo provinciale del turismo con sede a Castel Trauttmansdorff a Merano, il consesso internazionale si ritrova per discutere degli effetti della Prima guerra mondiale sul turismo nell’area alpina, e in particolare in Alto Adige, nell’ambito del convegno internazionale “Guerra e turismo nell’area di tensione della Prima Guerra Mondiale”.

Grazie a questa intesa, l'istituto di credito finanzierà (fino a 22 anni) gli alberghi italiani che vorranno ristrutturare, riqualificarsi e ampliarsi

300 milioni agli albergatori italiani da parte di Unicredit: è la cifra dell'accordo tra l'istituto bancario e Confindustria Alberghi, un fondo che servirà alla ristrutturazione e alla riqualificazione, ma anche alla costruzione e all'acquisizione, delle strutture ricettive italiane.

La valle in provincia di Sondrio ha visto crescere la presenza turistica nonostante la crisi. E grazie al suo territorio e al “turismo lento” si candida a far parte del Patrimonio dell’Unesco

 

È candidata a entrare nel Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco, ma – aspetto forse più interessante per gli operatori locali – è candidata a una stagione turistica invernale su cui ci sono rosee aspettative: è la Valtellina, che per il 2014 punta sul cosiddetto “turismo lento” alla scoperta di prodotti Dop, Docg e Igp, che si possono apprezzare appieno sul territorio, da vivere in bicicletta o sugli sci.

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