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"L'Indonesia è grande, non venite sempre e solo qui": dall'isola di Bali si moltiplicano gli appelli contro il sovraffollamento di turisti. Nel mirino in particolare gli australiani, che vi restano in media il doppio degli europei

I balinesi non ne possono più: troppi turisti. Quello che fino a non molti anni fa era un paradiso tropicale quasi incontaminato è diventato un'isola (grande un quinto della Sicilia) che nel 2013 ha ricevuto 10 milioni di visite da tutto il mondo. Inquinamento, traffico, strutture inadeguate e tanti, troppi rifiuti stanno rovinando Bali, e così gli operatori turistici locali si adoperano, con fiere, congressi e comunicati, affinché almeno una parte dei visitatori comprenda che l'Indonesia è molto grande, e che ci sono altri posti che si possono visitare, con lo stesso fascino di Bali.
Il messaggio, secondo il Daily Mail, è rivolto in particolare ai turisti in arrivo dall'Australia. Gli Aussies, infatti, sono (in attesa di essere superati dai "soliti" cinesi) i più assidui frequentatori di Kuta, Semyniak e delle altre spiagge e località balinesi: se gli asiatici soggiornano qui in media per 5 giorni e gli europei per 7, infatti, gli australiani si fermano almeno 10 e fino a 14 giorni. Una vera "mania", quella degli australiani per Bali, raccontata anche dal programma tv "What happens in Bali?" che mostra agli australiani le "pagliacciate" combinate dai loro connazionali, come l'ex giocatore di rugby Todd Gisondi che ha trasformato la propria sessuomania in un lavoro di gigolò.
Nyoman Sukma Arida, professore della Udayana University che da più di dieci anni sostiene che il turismo a Bali sta raggiungendo la saturazione, pensa che una soluzione potrebbe essere rendere l'isola una sorta di hub, un luogo di passaggio per itinerari che portino i turisti anche nel resto d'Indonesia, dando "fiato" al territorio locale e alla sua comunità, visto che neanche una moratoria sulla costruzione di nuovi hotel ha avuto effetti significativi.
E così anche sui giornali compaiono appelli a preservare Bali dalle conseguenze negative del turismo di massa. Sull'Huffington Post quindi si invita a "cancellare Bali dalla vostra lista dei desideri", e proprio sull'australiano Herald Sun compare una lista di altri 3 luoghi in Indonesia da visitare: Komodo, Yogyakarta e Banyuwangi.

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Fonte foto: theaustralian.com.au

 

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