Un tentativo di superare le difficoltà del Titolo V della Costituzione, o in termini tecnici un "tavolo permanente tra il Ministero dei Beni Culturali e l'Associazione nazionale dei Comuni italiani", con l'obiettivo di rafforzare e incrementare la cooperazione tra le istituzioni nell'opera di rilancio della cultura e del turismo del Paese
Il ministro del MiBACT, a Rimini per TTG Incontri, interviene sulla questione riforma del Titolo V della Costituzione: l'iter parlamentare va avanti, nel frattempo spetta alla nuova ENIT far dialogare Stato e Regioni sul turismo
Il neo ministro del Mibact assicura che il governo si impegnerà per l'attesa riforma del Titolo V. "Ma ci vorranno anni, dobbiamo anticipare il percorso insieme all'Enit"
Federturismo e Assohotel apprezzano la riforma del MiBACT di Franceschini, ma ricordano che il vero obiettivo è riportare il turismo sotto la competenza statale
Il turismo è "politica" nella sua forma più pura, tuttavia in Italia la cura e la promozione dei territori è tra le industrie più "lontane" da chi fa politica: può sembrare un paradosso, ma per certi versi è la realtà con ci hanno a che fare gli operatori del turismo italiano.
Tutto ebbe inizio nel 2001, con la celebre riforma del Titolo V della Costituzione varata dal governo di centrosinistra e ratificata dal referendum del 7 ottobre. In sostanza (qui i dettagli giuridici), quella riforma attribuì alle Regioni, togliendolo allo Stato, il ruolo di promozione del turismo.
Il commissario straordinario della recentemente riformata Agenzia Nazionale per il Turismo: "Raggiungeremo gli obiettivi richiesti dall'Art Bonus"
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