Spesso criticati per essere ‘polverosi’ e poco aperti alle novità, per i musei nazionali si apre una nuova era che mette l’utente al centro di una visita da protagonista
La cooperazione tra Ministero dei Beni Culturali MiBACT e Fondazione Politecnico di Milano apre nuovi e significativi scenari per il patrimonio dei Musei Italiani. Con il progetto Musei Dinamici arte e tecnologia si fondono per rendere il visitatore sempre più protagonista della sua visita al museo e della sua partecipazione emotiva. Per il momento è applicato a cinque realtà, i Musei Archeologici Nazionali di Altino, Ferrara, Ancona, Egnazia e Sibari.
La presentazione è avvenuta in Senato, Sala Nassiria, a testimonianza dell’alto valore strategico e innovativo del progetto, destinato a far discutere nei prossimi mesi il mondo accademico italiano e internazionale. Quella di essere poco dinamici è una critica espressa ormai da tempo ai nostri musei.
Con il nuovo progetto, che si fonda sui metodi della robotica con intelligenza artificiale di nuova generazione, con social learning e big data, gli utenti dei musei e i curatori delle mostre stessi sono chiamati di volta in volta ad esprimersi in prima persona con una valutazione sui pezzi esposti. A supporto dei visitatori sono i moderni dispositivi (computer, telefoni cellulari, tablets). Il sistema, confrontando le valutazioni espresse, assegnerà così a ciascun articolo un “voto” numerico che esprimerà l’interesse del visitatore nei confronti del pezzo considerato. In questo modo gli utenti avranno la possibilità di organizzare la visita in base ai propri interessi mentre gli esperti, una volta ottenuto un data base rappresentativo, potranno riconfigurare i percorsi in fase di ristrutturazione del museo.
In questo modo la mediazione articolata tra il vecchio e il nuovo, tra la cultura tradizionale e la scienza della innovazione tecnologica mette il visitatore al centro del museo.