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“Se vedessi com’è bello da vicino il nostro Etna! Dal Belvedere del convento si vedeva come un gran monte isolato, colla cima sempre coperta di neve; adesso io conto le vette di tutti i codesti monticelli che gli fanno corona, scorgo le sue valli profonde, le sue pendici boschive, la sua vetta superba su cui la neve, diramandosi pei burroni, disegna immensi solchi bruni. Tutto qui è bello, l'aria, la luce, il cielo, gli alberi, i monti, le valli, il mare!”

(Monte Elice 3 settembre 1854 - Storia di una Capinera)

trecastagni arcoL’Araba Fenice, il mitico uccello di origine etiopica che ha il potere dopo essersi consumato di rinascere dalle proprie ceneri: è il primo paragone venutomi in mente ascoltando la storia di Trecastagni raccontata direttamente dalla voce del sindaco on. dr. Giovanni Barbagallo che guida questo Comune alle pendici del vulcano Etna.

Trecastagni è un Comune che ogni conta circa 11.000 abitanti, circa 5.000 in più rispetto al 1991 quando iniziò una vera e propria rivoluzione urbanistica che ha visto sorgere meravigliose abitazioni immerse nel verde e con una particolare attenzione e protezione ambientale. Il territorio è caratterizzato da una particolare pendenza che regala nella piazza della chiesa matrice una vista mozzafiato. Qui lo sguardo si perde fino alla parte più estrema della Calabria da una parte e fino al Golfo di Augusta nel siracusano dall'altra. Un Comune che grazie alla sinergia di persone competenti riesce a regalare ai cittadini e ai turisti una moltitudine di servizi che avvicinano sempre più il paese al concetto di smart. Numerosi sono i luoghi d'interesse partendo dal Palazzo dei Principi di Giovanni del XVII sec., un mulino a vento precedente all’invasione saracena, chiese di valore inestimabile come la chiesa matrice costruita nel 1400 oppure la chiesa di Santa Maria della Misericordia e ancora il Santuario dei Santi Martiri Alfio Cirino e Filadelfo del 1662.

Ma a Trecastagni non sono solo i monumenti a caratterizzarne il potenziale: infatti il territorio è in gran parte non edificato e le ricchezze naturalistiche sono numerose e degne di nota, valorizzate da conetti vulcanici e terrazzamenti per la coltura di vigne e castagneti; questi sono i posti che hanno ispirato Giovanni Verga in "Storia di una Capinera" (Monte Elice) e custodi di tante altre stupefacenti realtà tute da scoprire. Il sindaco, pieno di orgoglio, spiega che ancora tanto dovrà essere fatto per questo caratteristico centro, invitando tutti a lavorare senza sosta per la creazione di una rete che offra un prodotto turistico a 360° per la fruizione dei comuni e della “grande montagna”. Comuni come Trecastagni accolgono con entusiasmo i progetti di sviluppo territoriale anche ai fini turistici; infatti, negli ultimi anni le strutture di ricezione si sono moltiplicate sviluppando una rete imprenditoriale che nulla ha da invidiare alle destinazioni mature. Sviluppare un brand territoriale è il primo passo verso il futuro per far conoscere queste località alla variegata domanda internazionale e nazionale che deve essere individuata, accolta e invogliata a ritornare. La teoria del marketing territoriale turistico ci fornisce infinite informazioni su come sviluppare progetti e piani ad hoc, ma se queste informazioni non vengono comprese e trasformate in pratica rimarranno solo belle parole messe in fila sui manuali.
Sono tanti i posti che hanno suscitato in me curiosità, ma Trecastagni vestito da meravigliosi fiori, monumenti e panoramiche pittoresche è riuscito a catturare il mio cuore e quello di tanti altri visitatori. Adottando questo modus operandi le nostre “giovani” città metropolitane non saranno solo nomi nella lista elite europea, ma saranno il futuro di e per le generazioni che non hanno mai smesso e non smetteranno di immaginare un futuro nella propria meravigliosa e unica terra.
Un ringraziamento particolare va al dottor Barbagallo per la disponibilità, e al professor Carmelo Maria Porto che ci ha fatto conoscere questo meraviglioso Comune.

Per tutte le info: www.comune.trecastagni.ct.it

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Giuseppe Cara

Twitter @giuseppe_cara

 

 

 

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