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Per un turismo "di qualità", cioè di basso impatto ed elevato indotto economico, la città gigliata lancia il bando da 280.000 euro per un progetto che promuova wedding e MICE tutto l'anno


Come rendere più sostenibile il turismo in una città che rischia di "soffocare" per i troppi turisti? Puntando sulla qualità più che sulla quantità dei turisti. O meglio sulla quantità di denaro che porta il singolo turista.
Roma, Venezia, Firenze: le grandi città d'arte italiane non hanno certo urgenza di aumentare i flussi di visitatori, bensì di regolarizzarli, destagionalizzarli, renderli appunto più sostenibili per i residenti e per i beni culturali stessi. E se a Roma la questione è particolarmente complessa per una serie di ragioni (tra cui lo status di capitale con tutto ciò che comporta), da qualche tempo a Venezia si discute su numeri chiusi, stop alle navi da crociera e prezzi diversificati per turisti e residenti.
Anche Firenze ora ha messo in campo iniziative specifiche per un "un turismo di basso impatto e largo indotto", in particolare puntando su matrimoni e congressi. È on line sul sito del Comune il bando per selezionare il miglior progetto di promozione della città come location di grandi eventi internazionali, Wedding destination e meta di turismo congressuale. L'obiettivo dichiarato, spiegano da Palazzo Vecchio, è di far leva sulla fama internazionale della città, sul suo patrimonio artistico-culturale e sul suo sistema turistico-ricettivo per promuovere la destinazione Firenze come meta di un turismo di qualità, legato al cosiddetto settore MICE (Meetings, incentives, conferences and events).
"Puntiamo ad accrescere in città il turismo di qualità attraendo fiere, congressi e matrimoni. Sono i cosiddetti 'big spender', che significano basso impatto sulla città in termini di numeri, ma elevatissimo ritorno economico" commenta esplicito l'assessore Bettarini, secondo cui "la qualità del turismo è un tema centrale". "I dati ci dicono che negli ultimi anni i turisti passano più tempo a Firenze e scelgono strutture di più alto livello. È salito anche il numero complessivo dei visitatori, il che è ovviamente un dato positivo anche se da gestire con attenzione" spiega quindi l'assessore fiorentino, per il quale promuovere la destinazione wedding e congressuale "è un modo per lavorare su questo fenomeno, ma anche per destagionalizzare il turismo distribuendo i grandi numeri su tutto l'arco dell'anno e riducendo l'impatto sulla città".
Al miglior progetto andrà quindi un contributo di 280.000 euro suddiviso su quattro anni, come cofinanziamento fino al 50% della spesa complessiva delle attività programmate. Oltre al contributo finanziario, l'Amministrazione comunale metterà a disposizione gratuitamente del soggetto vincitore una delle sale monumentali di Palazzo Vecchio, di Palagio di Parte Guelfa, Tepidarium del Roster (Giardino Orticoltura), Teatro dell'Opera (foyer) o altre sedi comunali analoghe, per un massimo di cinque giorni all'anno, oltre a garantire la possibilità di allestire sportelli temporanei per accoglienza degli ospiti presso l'infopoint turistico del Comune all'Aeroporto di Firenze e il Centro Visite in piazza Stazione.
Per presentare i progetti (scadenza 3 agosto): http://www.comune.fi.it/export/sites/retecivica/comune_firenze/bandi/index.html

 

claudio pizzigalloClaudio Pizzigallo - Marketingdelterritorio.info

Twitter @pizzi_chi

 

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