L'albergo diffuso rappresenta prima di tutto un interessante spunto di analisi grammaticale, quasi un ossimoro rispetto all'addensamento alberghiero classico.
L'albergo diffuso, com'era prevedibile, è stato molto discusso, molto chiacchierato e sciattamente messo un po' da parte, ma è sostanzialmente un nuovo modo di fare ospitalità sicuramente interessante. Rappresenta un nuovo layout di hotel che sradica le vecchie basi culturali e metodologiche del turismo classico e accoglie una formula di ospitalità originale e sostenibile.
L'albergo diffuso consiste in una struttura disgregata di camere o appartamenti ubicati in un unico centro storico non necessariamente contigue, ma lontane non più di 200 metri l'una dall'altra, il tutto corredato dai classici servizi alberghieri forniti in una struttura di riferimento accentrata rispetto alle camere dislocate.
Ad esempio la colazione potrà essere servita nel locale a dieci metri dalla camera numero uno, che a sua volta si trova a venti metri dalla via che porta alla reception collocata all'ingresso del centro storico, ossia a cinque minuti a piedi dalla camera numero tre situata al secondo piano del palazzo storico attiguo alla pinacoteca comunale e così via.
L'albergo diffuso ha una notevole valenza in ambito di riqualificazione e ripopolamento di centro storico e soprattutto un importante risvolto eco-sostenibile innanzitutto perché non viene creata nessuna nuova unità abitativa, così si evita un dispendio economico e di consumi a livello di materiali ed energia utile alla costruzione, in quanto si procede esclusivamente al recupero e la valorizzazione di unità abitative esistenti, in molti di casi di valenza storica o esperienziale; ad esempio si può pensare al recupero di vecchi palazzi caratteristici in tufo murgiano. In secondo luogo grazie alla pratica dell'albergo diffuso si procederà alla valorizzazione della cultura locale rappresentata dai vari stili architettonici, si procederà a rivitalizzare il centro storico che a sua volta beneficerà in termini di arrivi turistici e promozione del territorio.
La riqualificazione oltre che strutturale e materiale viene promossa sull'idea di centro storico e pertanto si osserverà un ripopolamento con conseguente riqualificazione in grado di trasformare l'abbandono e il degrado, in cui spesso vertono i centri storici italiani, in un ambiente stimolante e proficuo da un punto di vista economico e culturale. L'arrivo di turisti, infatti, innesca una catena di auto-sostentamento e auto-promozione del territorio che una volta recuperato si mantiene vivido e attrattivo grazie al continuo ricircolo di visitatori. Parte fondamentale di tale processo è la ruralità che di questi periodi attrae e interessa più che mai i new consumer. La ruralità, assieme al folklore e alla riscoperta dei cibi tipici, oltre che a un recupero culturale porta nuova linfa attrattiva al centro storico interessato che si avvia a diventare destinazione.
Pertanto l'albergo diffuso risulta essere anche un motore di sviluppo del territorio, in ambito edilizio, culturale e sociale poiché si va a solcare una nuova formula di ospitalità decisamente originale, adatta alle nuove tendenze attente al connotato dell'esperienzialità e della tipicità all'interno della propria vacanza. In questo contesto l'albergo diffuso rappresenta una forte risorsa, una parte di prodotto turistico fortemente caratterizzante e interessante.
I nuovi moti turistici affibbiano un maggior valore aggiunto al trascorso in una struttura caratteristica tipica del luogo che si visita, il che porta a una fortissima destagionalizzazione in quanto l'attrattore fondamentale risulta essere intrinseco e non soggetto a variazioni ambientali.
Da un punto di vista più prettamente organizzativo, la struttura "diffusa" è economicamente interessante poiché permette un risparmio in termini di immobili, e consente di elaborare nuove strategie di posizionamento all'interno del mercato per certi versi meno esose delle classiche tecniche di promozione aziendale. Per quanto riguarda la conformazione privatistica si stanno valutando varie conformazioni contrattuali tra più proprietari che, una volta promosso il progetto di albergo diffuso e individuati i canoni entro i quali dovrà rientrare la camera, possono aderire in maniera differente e partecipare agli introiti del progetto.
Dal punto di vista promozionale è innegabile come questa conformazione sia squisitamente stata studiata per essere stimolante sin nell'idea. L'opportunità di vivere il centro storico come un immenso albergo è coinvolgente, se poi si aggiunge il fatto che i costi sono ovviamente più bassi seppur mantenendosi in centro il gioco è fatto. Un unico punto debole che non sembra di poco conto sembra il fattore sicurezza, poiché la distanza da una camera all'altra disgrega oltre che le strutture edilizie anche l'attenzione del personale dedito alla sicurezza. Tuttavia questo ci sembra un problema superabile, sebbene possa comportare un aumento dei costi legati a vigilanza e sicurezza.
In sostanza il modello dell'albergo diffuso, se ben organizzato, ben calibrato e sicuro, rappresenta un importante punto di svolta all'interno della filiera turistica e soprattutto rappresenta un fortissimo core attractor all'interno di una destinazione turistica e di un piano di promozione di destination marketing.
Flavio Roberto Albano - Autore di Turismo & Management d'Impresa
Twitter @FlavioRobAlbano
LEGGI ANCHE: Dagli alberghi ai musei, la "diffusione" del territorio
Una Fondazione di fondazioni per il museo diffuso dell'arte contemporanea
Fonte foto: alberghidiffusi.it