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Sono 22,6 milioni gli appartenenti alla comunità lgbt (lesbiche, gay, bisessuali e transessuali) che vivono in Europa. Che vivono e che viaggiano, e con un determinante contributo all'industria del turismo continentale (e italiano).
A decretarlo è una ricerca Gfk Eurisko, commissionata da Sonders & Beach, sulla propensione turistica in Europa dei gay: dall'indagine emerge che il volume d'affari derivante da questo segmento di viaggiatori si attesta, solo in Italia, su una cifra compresa tra i 2,5 e i 2,7 miliardi di euro, mentre la capacità di spesa turistica dei viaggiatori omosessuali in Europa si aggira tra 48 e 52 miliardi di euro. La spesa media dei turisti lgbt nel nostro Paese, in particolare, è di 1070 euro per un viaggio lungo e di 309 euro per un fine settimana: all'incirca il doppio rispetto alla spesa media degli altri turisti italiani.
Guardando i dati Gfk Eurisko più nello specifico, si legge che il 62% dei turisti lgbt predilige una vacanza all'insegna di arte e cultura e che il 67% è interessato a conoscere gli usi e i costumi della destinazione scelta. Poco meno della metà dei turisti, il 42%, viaggia con il proprio partner e solo il 18% da solo: in generale, i viaggiatori lgbt preferiscono visitare luoghi dove possono partecipare a concomitanti eventi collettivi, non per forza legati alla socialità gay.
Una significativa minoranza, il 39%, ha dichiarato di preferire recarsi in strutture ricettive gay friendly, mentre quasi la metà ha affermato di celare il proprio orientamento sessuale, comunicato apertamente solo nel 28% dei casi. "Non bisogna avere timori: non si paga pegno alla clientela tradizionale se ci si dimostra gay friendly, perché il 73% degli italiani condanna le discriminazioni contro i gay" ha spiegato a riguardo Alessio Virgili, ambasciatore di Internatonal Gay & Lesbian Travel Association.
In media, del resto, i turisti lgbt viaggiano più del resto della popolazione (56% contro il 45%), effettuano più vacanze durante l'anno e prediligono i fine settimana (gli short break sono fatti dal 57% dei turisti gay contro il 33% degli altri), mentre i viaggi di lavoro fanno parte delle abitudini del 35%.
Quanto all'aspetto economico, l'indagine rivela che il 30% non bada a spese pur di fare un viaggio, e 3/4 dei turisti Lgbt hanno fatto almeno una vacanza negli ultimi dodici mesi. Molto apprezzata l'Italia, scelta nel 49% dei casi. I turisti gay italiani viaggiano molto anche in Europa (il 36% contro il 20% degli altri consumatori italiani) e fuori dall'Europa (il 15% contro il 6%), specialmente in Nord America. E la ricerca spiega anche che molte aziende italiane investono su mercati esteri più che sull'Italia per questo segmento di consumatori, anche se – come ci aveva spiegato Romano Signorelli del tour operator specializzato Twizz – anche nel nostro Paese le cose si stanno evolvendo.

 

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