La Regione rinnova i contributi per i progetti con fini turistici e sociali delle linee ferroviarie minori in contesti di attrattività paesaggistica e culturale. "Non vogliamo solo tenere attive le linee, vogliamo valorizzarle" spiega l'assessore regionale ai Trasporti
La Toscana percorre diverse strade per sostenere il turismo sul proprio territorio. E se da una parte cresce il progetto legato alla Via Francigena, dall'altra prosegue anche per il 2015 il progetto regionale per la valorizzazione delle linee ferroviarie minori, cioè le linee Siena-Grosseto, Cecina-Saline di Volterra, Porretta Terme-Pistoia, Arezzo-Pratovecchio-Stia; Arezzo-Sinalunga.
Dopo il primo bando uscito nel giugno 2014, la Giunta regionale, su proposta dell'assessore regionale ai trasporti Vincenzo Ceccarelli, ha scelto di continuare a scommettere sulla valorizzazione a fini turistici o sociali delle linee ferroviarie che hanno indici di frequentazione bassi al di fuori delle fasce pendolari, ma che si trovano in contesti territoriali di elevata valenza storica, culturale, ambientale e paesaggistica.
Province, Comuni e associazioni, spiega una nota della Regione, saranno dunque nuovamente chiamati a presentare anche per il 2015 progetti locali, che la Regione sosterrà con un contributo totale di 35.000 euro. L'obiettivo è incrementare l'utenza sperimentando nuove soluzioni, più mirate alle esigenze specifiche delle singole realtà.
"Ancora una volta ribadiamo che la volontà della Regione è quella di tenere aperte le ferrovie minori, una scelta in controtendenza rispetto a molte altre realtà italiane, ma nella quale noi crediamo. Non vogliamo solo tenere attive queste linee, ma anche valorizzarle" ha spiegato l'assessore toscano Ceccarelli.
LEGGI ANCHE: Toscana, il successo della Via Francigena che vale mezzo aeroporto
Le ferrovie abbandonate da trasformare in ecoturismo
Belle e intelligenti: le stazioni moltiplicano l'attrattività dei territori