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A Perugia il bilancio dell'accordo che va avanti dal 2011 è positivo, e la Regione presenta le iniziative per dare ulteriore sostegno al comparto ambientale del turismo umbro


Dopo quattro anni, il bilancio è sicuramente positivo per la collaborazione tra la Regione Umbria e il Club Alpino Italiano per lo sviluppo del turismo ambientale sul territorio umbro. "L'Umbria, con i suoi sette Parchi regionali, un Parco nazionale e i suoi siti naturalistici offre straordinarie opportunità ai suoi visitatori, che abbiamo ancora arricchito grazie alla collaborazione sviluppata tra Regione, gruppo regionale del Club Alpino Italiano e l'Agenzia Forestale regionale" ha infatti dichiarato l'assessore regionale all'Agricoltura e Aree protette, Fernanda Cecchini, intervenuta al convegno "Parchi e sentieri – sviluppo di un turismo ambientale" svoltosi nei giorni scorsi proprio per tracciare un bilancio dell'attività svolta in base all'intesa sottoscritta nel 2011; un accordo che ha portato alla riqualificazione, al monitoraggio e alla promozione della Rete Natura 2000, con particolare riferimento alle aree protette regionali.
All'incontro hanno preso parte, tra gli altri, i presidenti nazionale e regionale del Club Alpino Italiano, Umberto Martini e Paolo Vandone, e il presidente di Federparchi Giampiero Sammuri. E nell'ambito del convegno, sono stati presentati da Paolo Papa, dirigente del Servizio Sistemi naturalistici e zootecnia della Regione Umbria, anche i nuovi "Ecomanuali" per uno sport sostenibile nei Parchi e nelle aree protette dell'Umbria, "unica pubblicazione di questo tipo nel panorama nazionale".
"Attraverso l'opera qualificata del Club Alpino Italiano" ha ricordato l'assessore Cecchini, come riporta una nota ufficiale "si è voluto far rete con l'escursionismo e accrescere la fruibilità e i visitatori dei Parchi regionali, tutelandone e valorizzandone, allo stesso tempo, le caratteristiche ambientali".
La collaborazione tra la Regione Umbria e il Gruppo regionale del Cai è stata parte fondante di un protocollo più generale, sottoscritto con l'Agenzia Forestale regionale, che ha visto coinvolte tutte le Sezioni umbre del Club Alpino Italiano: Città di Castello, Foligno, Gubbio, Gualdo Tadino, Spoleto, Perugia, Terni e Orvieto. Attraverso il coinvolgimento degli enti e l'attività qualificata dei soci volontari, il Cai ha effettuato la ricognizione e georeferenziazione dei sentieri storici esistenti nei Parchi regionali, la verifica della percorribilità, della sicurezza e dello stato della segnaletica che è stata interamente riprogettata sulla base di "schede catasto" per ciascun percorso, in cui sono stati rilevati i dati tecnici sui tempi di percorrenza e tipologia di fruizione, includendo anche la presenza di beni storico-culturali e naturalistici.
"In questo modo abbiamo valorizzato, sviluppato e reso maggiormente fruibile l'offerta turistica regionale naturalistica che rappresenta una delle principali fonti di reddito per alcune aree interne del territorio umbro, particolarmente importanti da un punto di vista naturalistico-ambientale quali quelle della Rete Natura 2000, di cui gran parte individuate nei Parchi" ha spiegato l'assessore "La Regione, attraverso importanti iniziative sviluppate e supportate principalmente dai programmi comunitari è fortemente impegnata sul fronte ambientale. Sono stati progettati e realizzati, con il coinvolgimento dei diversi soggetti presenti sul territorio, interventi legati alle diverse tematiche sociali: dal turismo ambientale quali le attività del progetto Parchi Attivi, la riqualificazione del Bosco di San Francesco in collaborazione con il Fai, dell'area dell'Eremo di San Francesco, a quello sociosanitario con l'innovativa iniziativa dei Parchi Terapeutici, assieme ad interventi di ripristino e opere di ingegneria specificatamente a carattere ambientale".
L'ultimo intervento, in ordine di tempo, è il progetto di area vasta denominato "Master Plan Eugubino Gualdese", finanziato con le risorse del Programma attuativo regionale del Fondo Sviluppo e Coesione che vede coinvolte aree ad alta valenza ambientale, coinvolgendo sei Comuni, con 120 idee progettuali presentate: "sono previsti circa 2 milioni di euro di investimenti, tutti finalizzati al turismo ambientale, che in una regione come l'Umbria 'cuore verde d'Italia' è quanto mai sempre più importante vista la situazione di difficoltà dell'economia, con le attività industriali e artigianali che hanno segnato fortemente il passo" ha proseguito l'assessore, che ha concluso ricordando come "il turismo naturalistico, legato a quello culturale ed enogastronomico può certamente fare la differenza e dare nuovo, ulteriore impulso ad un settore che, come dimostrano i dati a livello nazionale, ha segnato in termini di fatturato un aumento del 20% nel 2013" e come "la collaborazione con il Cai, l'impegno e la passione profusa da tutti i soggetti coinvolti nelle diverse iniziative fanno ben sperare per un forte rilancio del comparto che tale potrà essere se saprà dare risposte concrete in termini occupazionali e di forte attrattività turistica".

 

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Fonte foto: pagina Facebook del Parco Nazionale dei Monti Sibillini

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