Un italiano su due prenoterà il prossimo viaggio via Internet. A rivelarlo è "La fiducia del viaggiatore italiano", monitoraggio condotto dall'Istituto Piepoli per conto di Confturismo e illustrato nell'ambito della Conferenza italiana del turismo
Un sondaggio, l'ennesimo, che conferma come anche in Italia sempre più persone si affidano a computer (o smartphone) e web per i propri viaggi. Secondo lo studio, infatti, il 54% degli italiani è solito organizzare il viaggio con largo anticipo, un'abitudine preponderante soprattutto tra i più giovani, che si affidano maggiormente a Internet in fase di prenotazione.
Quasi otto italiani su dieci scelgono l'Italia, con Toscana, Puglia ed Emilia Romagna ai primi posti. Il mare è la meta preferita del 60% degli intervistati, mentre il 25% sceglie le città d'arte e il 14% predilige la montagna, destinazione apprezzata soprattutto dagli over 55.
L'indagine, che si riferisce a viaggi tra maggio e luglio prossimi, è stata compiuta dal noto Istituto Piepoli su un campione di mille casi rappresentativo della popolazione italiana dai 18-74 anni, e i risultati sono stati diffusi nel corso della Conferenza italiana del turismo, presso la sede di Confcommercio.
Il sondaggio indica che gli italiani non amano i viaggi in solitudine e preferiscono muoversi in coppia (44%); il 37% viaggia in compagnia della famiglia, il 22% con gli amici (ma la percentuale sale al 36% tra i più giovani) e solo il 7% si avventura da solo.
Il monitoraggio rivela inoltre un dettaglio significativo: si registra infatti un +12% di potenziali nuovi viaggiatori rispetto allo scorso anno. L'indice di propensione al viaggio (risultato di un algoritmo che combina le risposte date a una serie di domande sulle previsioni di viaggio nei successivi 3-12 mesi) si attesta a 56 (su scala 0-100). Un cauto ottimismo, quello espresso dal valore dell'indice, confermato dal saldo positivo (+12%) tra coloro che negli ultimi 12 mesi non hanno fatto viaggi ma pensano di farne quest'anno e coloro che viceversa, hanno fatto viaggi lo scorso anno ma nei prossimi 12 mesi non pensano di viaggiare. La propensione a trascorrere una vacanza fuori casa, in particolare, è più elevata tra i giovani (18-34 anni), tra chi vive al Nord o risiede nelle grandi città.
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