Inizieranno in autunno i lavori di ristrutturazione del Museo Ferroviario di Trieste Campo Marzio con una prima dotazione di quattro milioni di euro da Mibact, Regione FVG e Gruppo Ferrovie
Riparte con un investimento di quattro milioni di euro (due milioni dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, 500 mila dalla Regione Friuli Venezia Giulia, un milione e mezzo dal Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane) il restauro del Museo Ferroviario di Trieste Campo Marzio, autentica perla dell’architettura mitteleuropea del primo Novecento, sede di una collezione di cimeli e materiali rotabili ferroviari unica nel suo genere.
Il piano di recupero predisposto dalla Fondazione FS prevede, in una prima fase il cui inizio è stimato per l’autunno 2017, il restauro dell’area aperta al pubblico, lungo via Giulio Cesare, dove sarà esposta la collezione di cimeli sia italiani che dell’ex impero Austro-Ungarico. Il Museo Ferroviario di Trieste Campo Marzio ha sede infatti nella ex stazione terminale dell’antica linea Austro-Ungarica Trieste – Vienna, ancora raccordata alla rete ferroviaria in esercizio. In un prossimo futuro sarà stazione di origine per viaggi con treni d’epoca all’interno della Regione e verso l’Austria e la Slovenia.
Nella fattispecie il progetto turistico ferroviario prevede il ripristino del collegamento tra Trieste Campo Marzio e Villa Opicina via Rozzol, con proseguimento fino a Trieste Centrale; il ritorno all’esercizio della linea Gemona-Sacile, che rappresenterà un inedito modello di esercizio tra le linee riaperte per la Fondazione FS; il ripristino dell’antico valico di Monrupino con la Slovenia, attraverso il quale potranno viaggiare i treni storici, anche di amministrazioni ferroviarie estere, con destinazione la nuova stazione-museo di Trieste Campo Marzio.
A restauro completato il Museo diventerà un polo della cultura e del turismo ferroviario, del tutto simile a quanto realizzato dalla Fondazione FS con il Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa a Napoli. Sarà gestito direttamente dalla Fondazione, dopo che l’associazione di volontari del Dopolavoro Ferroviario di Trieste, sezione appassionati trasporti, dal 1984 – anno di apertura della sede – lo ha mantenuto vivo e ha consentito la conservazione dei reperti e delle testimonianze che oggi costituiscono la sua ricchezza.
ll Protocollo attuativo, tra MiBACT, Regione Friuli Venezia Giulia, Comune di Trieste, Ferrovie dello Stato Italiane e Fondazione FS, è stato firmato il 18 luglio proprio al Museo Ferroviario di Trieste Campo Marzio. Il Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Dario Franceschini, la Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, il Sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza, l’AD delle Ferrovie dello Stato Italiane Renato Mazzoncini e il Presidente della Fondazione FS Mauro Moretti, simbolicamente giunti in città con un convoglio storico, hanno siglato l’atto che darà il via al progetto di restauro.
Riccardo Caldara
Twitter @riccardocaldara