La Regione cambia le regole per i Confidi, con l’obiettivo di favorire i finanziamenti strutturali e gestionali delle imprese che sostengono l’attrattività del territorio. Comprese le sale da ballo
L’Emilia Romagna va incontro alle imprese che rendono grande il suo turismo, con nuove regole per agevolare il credito a strutture ricettive ma anche a un elemento indiscutibilmente di punta dell’offerta turistico-ricreativa regionale, vale a dire le discoteche.
L’assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna ha varato la scorsa settimana una serie di nuove regole che daranno ai Consorzi fidi nuove possibilità per operare a favore del turismo. Tra le novità principali, l’ammissione tra i destinatari dei finanziamenti anche di discoteche, sale da ballo e night club: non delle attività turistiche in senso stretto, ma sicuramente tra i driver più potenti dell’attrattività regionale.
In base alle nuove disposizioni, i Confidi finanzieranno non solo grandi interventi strutturali delle aziende come riqualificazione, ristrutturazione e realizzazione di strutture sia ricettive che complementari all'offerta turistica, ma sosterranno economicamente anche azioni di natura gestionale, per esempio sulla liquidità o la ristrutturazione del credito.
Altra importante novità è quella per cui verrà dato maggior peso nella ripartizione delle risorse pubbliche alla operatività dei Confidi sul totale delle operazioni di garanzia e di finanziamento realizzate negli anni precedenti. In sostanza, viene concessa la facoltà ai Confidi del turismo commercio e servizi di poter operare anche in altri settori produttivi, pur col vincolo che almeno l'80% dei soci appartenga ai suddetti settori.
Cambiano quindi anche le modalità del riparto delle risorse tra i Confidi. Innanzitutto la ripartizione a livello provinciale: la quota garantita scende dal 20 al 10% e sono stati definiti nuovi criteri per il riconoscimento dell'operatività a livello provinciale. La restante quota del 90% viene, come in precedenza, ripartita sulla base dell'operatività dei Confidi, cioè sull'insieme delle operazioni di garanzia e di finanziamento realizzate negli anni precedenti.
Per quanto riguarda le esigenze delle imprese turistiche è stato previsto un ampliamento delle tipologie di intervento: nelle intenzioni della Regione si passa quindi da una strategia di finanziamento incentrata sugli interventi strutturali a un sostegno più ampio per le imprese del settore.
Pietro Martinetti
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Nella foto, il Cocoricò di Riccione. Autore Endofcity, licenza Creative Commons