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La Regione approva i bandi per stanziare contributi a fondo perduto destinati a progetti di potenziamento turistico nelle zone naturalistiche (Delta, Appennino, Riviera), e nelle destinazioni culturali (città d’arte, territorio sismico)

L’Emilia Romagna finanzia i progetti degli enti locali che riguardano natura e cultura, con l’obiettivo di sostenere il comparto turistico. Per cui da una parte i fondi arrivano sul Delta del Po, sull’Appennino e sulla Riviera, dall’altra i finanziamenti vanno alle città d’arte, ai territori colpiti dal terremoto e ancora alla costa.
In totale, sono 37,6 milioni di euro a fondo perduto le risorse messe a disposizione dalla Regione per la tutela e la valorizzazione delle aree naturali turistiche e del patrimonio culturale dell'Emilia-Romagna. La Giunta regionale, si legge in una nota, ha approvato ieri il bando (relativo al Por-Fesr 2014-2020) per i progetti di qualificazione di beni ambientali e culturali presentati da enti locali, singoli o associati, o da altri soggetti pubblici.
I progetti di qualificazione e valorizzazione del patrimonio naturale finanziati dal bando dovranno essere collocati nell'Appennino, nei Comuni che compongono il Parco del Delta del Po o che fanno parte del Distretto turistico balneare della Costa dell'Emilia-Romagna. I progetti relativi ai beni d'interesse artistico, storico, culturale, architettonico (come musei, biblioteche, aree e parchi archeologici e culturali, complessi monumentali, teatri, castelli, residenze storiche) dovranno invece riguardare le città d'arte, le aree del sisma del 2012 o del Distretto turistico balneare della costa.
Per entrambe le linee d’intervento, i progetti dovranno prevedere un costo complessivo dell'investimento infrastrutturale non superiore a 5 milioni di euro, o 10 milioni di euro nel caso di infrastrutture considerate riconosciute patrimonio mondiale Unesco. In tutti i casi i progetti dovranno riguardare beni pubblici e gli interventi dovranno essere realizzati e rendicontati entro la fine del 2019.
Il contributo sarà concesso fino ad un massimo dell'80% del costo totale ammissibile per ogni intervento e non potrà superare i 3,5 milioni di euro per il finanziamento di un totale di almeno 20 progetti: ciascuno dovrà prevedere un costo totale ammissibile non inferiore a 1 milione di euro.

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