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L’amministrazione della cittadina fiorentina convoca i titolari delle strutture ricettive alberghiere ed extra-alberghiere per una strategia condivisa sul futuro del turismo locale, a partire da una nuova guida da realizzare insieme. Oltre 40.000 i turisti, il 77% straniero, e qui si incontrarono anche Dante e Beatrice


Pontassieve è una città di ventimila abitanti in provincia di Firenze, sulla riva dell’Arno alla confluenza con il Sieve, meta da secoli (almeno dai tempi di Dante e Beatrice, che qui si incontrarono) di turisti italiani e stranieri: oltre 40.000 negli ultimi anni, di cui più di tre quarti dall’estero, in particolare Cina, Germania e Stati Uniti.
Una situazione sicuramente positiva, ma che può essere migliorata con l’aiuto di chi quei turisti li conosce davvero, ovvero chi lavora nelle strutture ricettive del territorio. Così la pensa l’amministrazione del Comune fiorentino, che per mercoledì 16 ha convocato i professionisti locali dell'accoglienza per discutere di progetti futuri e prospettive del turismo.
Una delle idee su cui il Comune vuole confrontarsi con le strutture ricettive riguarda la realizzazione di una guida al turismo dal titolo “Pontassieve - l’accoglienza e il territorio”, che raccoglierà le proposte avanzate dai “protagonisti dell’accoglienza”, voci esperte del settore che il Comune ha ritenuto importante interpellare “per giungere a una visione di quelli che sono l’ospitalità e il ricevimento dei turisti nelle nostre zone”. Le strutture ricettive potranno così costruire insieme l’immagine promozionale che verrà proposta ai turisti di un “mondo da richiamare e attrarre attraverso forme nuove di sinergia e collaborazione”, come dicono dal Comune.
Nel corso dell’incontro verrà presentata anche un’altra guida (“Pontassieve da Scoprire”), realizzata dal servizio Urp-comunicazione del Comune, che raccoglie la storia di Pontassieve, i monumenti, la campagna, le tipicità e il museo a cielo aperto formato da pievi, antichi castelli e una serie di aneddoti che raccontano il territorio e che si intrecciano con fatti storici: come la “Congiura dei Pazzi” del 1478, o l’incontro tra Dante e Beatrice nelle campagne locali, fino alle storie raccontate dagli affreschi nel palazzo Sansoni Trombetta.
L’obiettivo di questa guida, spiegano ancora dal Comune, è dare voce alla “straordinaria varietà di luoghi, monumenti e panorami” che caratterizzano il contesto locale. “Pontassieve si presenta oggi come un luogo di pregio intorno a Firenze, un territorio circondato da fiumi che scendono a valle dai crinali, addolcito dai contorni sinuosi delle colline, testimoni di vita con indelebili segni dell’uomo e della tradizione” è la presentazione comunale, di un luogo dove “territorio e cultura si mescolano in un unico abbraccio: tra vigneti e oliveti, fra tipicità e sapori”, quasi un’oasi verde alle porte di Firenze.
I dati sul turismo comunicati dal Comune riferiscono di 32.585 turisti annuali accolti negli alberghi e 9.829 in strutture extra alberghiere. Di questi il 77% è straniero, e fra le nazionalità si registra la Cina al primo posto, seguita da Germania, Stati Uniti, Francia, Paesi Bassi, Spagna e infine Regno Unito.

 

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Immagine tratta dalla cartina turistica in versione Inglese compresa all'interno della guida "Pontassieve da scoprire", disponibile in Rete su:

http://www.comune.pontassieve.fi.it/opencms/multimedia/documents/1449145576998_carta_inglese_web.pdf

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