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Alberghi, strategie e compratori per il turismo nel Lazio

Durante la presentazione di Buy Lazio il governatore Zingaretti annuncia la riforma che semplifica il sistema alberghiero. E la Regione presenta anche il piano d'azione 2014-2016

Un'azione congiunta, quasi un accerchiamento con al centro il turismo nel Lazio: la Regione governata da Nicola Zingaretti vara la riforma del sistema alberghiero, e il governatore la annuncia alla presentazione di Buy Lazio; intanto la Giunta presenta in Commissione il piano turistico per il triennio 2014-2016.
"Un'ora fa abbiamo votato in giunta regionale il testo definitivo sul regolamento alberghiero, da un'ora è legge" ha dichiarato Zingaretti durante la presentazione di Buy Lazio, presso la sede della Camera di commercio di Roma, per poi aggiungere: "Abbiamo introdotto processi di semplificazione. Non si tratta di deregulation selvaggia ma norme di buon senso".

Dichiarazione unica per l'inizio attività e la classificazione; ristorazione anche agli esterni; i cinque stelle potranno commercializzare il 40% delle camere come quattro stelle, ampliando il range di attività, con più spazio all'attività congressuale: queste le novità introdotte, e a breve seguirà il regolamento per le attività ricettive extra-alberghiere molto diffuse a Roma. "Siamo soddisfatti delle nuove regole per le strutture alberghiere, che danno risposte efficienti ed efficaci ad un settore vitale per la nostra economia. Con la legge approvata dalla Regione Lazio, si fa un passo avanti significativo verso l'unitarietà e la semplificazione delle procedure amministrative per il settore alberghiero, come da tempo da noi auspicato e sostenuto e pienamente condiviso con l'Agenzia Regionale del Turismo" ha commentato Stefano Fiori, presidente della Sezione Industria del Turismo e del tempo libero di Unindustria.

Secondo Fiori, poi, "un ulteriore apprezzamento va all'introduzione dell'obbligo di denominazione, che impone trasparenza e chiarezza nelle regole, al fine di combattere illegalità ed abusivismo".
"Il testo del nuovo Regolamento non solo mette finalmente il Lazio al livello delle altre regioni italiane e delle più avanzate realtà turistiche mondiali, ma contiene anche alcune novità assolute capaci di fare del nostro territorio un capofila, quantomeno nel panorama nazionale" dicono in una nota Federalberghi Roma e Lazio.
L'annuncio del governatore, dunque, è arrivato da Buy Lazio. Dal 18 al 21 settembre si svolge infatti la 17esima edizione del workshop turistico internazionale, che si terrà nell'Abbazia di San Pastore (nella foto), in provincia di Rieti. L'iniziativa ha il patrocinio del MiBACT e per quest'anno vanta anche quello di Expo 2015: in totale 85 i buyers provenienti dai mercati esteri, soprattutto europei, mentre sono 146 i sellers del Lazio accreditati. I prodotti maggiormente richiesti dai buyers sono: città d'arte (82%), mare (74%), enogastronomia (61%), ambiente, natura, parchi (53%), wellness spa (45%), sportivo (20%), religioso (16%), congressuale (16%).
Ieri, infine, nella V commissione del Consiglio regionale è stato illustrato il Piano turistico della Regione Lazio per il triennio 2014-2016. Il Piano (proposta di deliberazione consiliare di iniziativa della Giunta), partendo dall'attuale posizionamento turistico del Lazio e dall'analisi dell'andamento del mercato a livello nazionale e internazionale, fissa le linee guida della programmazione, le strategie, gli obiettivi e gli indirizzi generali di intervento.
Come sottolineato dal Direttore dell'Agenzia regionale del Turismo Giovanni Bastianelli, la novità principale della nuova programmazione sta nel fatto che non vengono più individuati singoli segmenti di offerta turistica, particolari ambiti geografici da valorizzare o determinati target di turisti da attrarre, ma tutte le proposte, le iniziative e le risorse sono indirizzate verso cinque cluster strategici e trasversali di rilevanza regionale: agricoltura ed enogastronomia; turismo olistico (cammini, sport, salute, natura protetta); corsi e laboratori di "Italian Style" (capacità di fa apprendere mestieri e culture); turismo d'affari e congressuale; servizi personalizzati e di gamma alta.
L'obiettivo, spiegano i promotori, è quello di stimolare le amministrazioni locali e gli operatori privati a realizzare progetti che coinvolgano i principali settori produttivi del Lazio secondo una logica di rete. In una Regione in cui il 9% dell'occupazione è generato dall'attività turistica (12% il Pil generato), l'accerchiamento al turismo può funzionare solo con il contributo di tutti i soggetti coinvolti.

 

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