Per non dimenticare, ai tempi del Covid-19, le problematiche ambientali
Lo scorso 22 aprile si è tenuto il 50° anniversario della Giornata Mondiale della Terra (Earth Day), una fra le più importanti manifestazioni ambientali al mondo, volta a promuovere la salvaguardia del nostro pianeta e a sensibilizzare l’opinione pubblica sui gravi problemi e rischi a cui esso è esposto.
La prima Giornata Mondiale della Terra risale al 22 aprile del 1970, quando circa 20 milioni di cittadini statunitensi risposero all'appello del senatore democratico Gaylord Nelson scendendo in piazza a manifestare per la salvezza del pianeta. Da allora, la partecipazione delle persone a questo importante appuntamento è cresciuta, coinvolgendo ogni anno fino a un miliardo di persone in ben 193 Paesi del mondo.
Fortunatamente, l’emergenza legata al Covid-19 non è riuscita a fermare le celebrazioni del 50° anniversario della Giornata Mondiale della Terra, che hanno tuttavia dovuto adattarsi alla pandemia in corso: non più manifestazioni in piazza, convegni, eventi o spettacoli dal vivo, ma un uso sapiente dei mezzi tecnologici a nostra disposizione.
Per l’occasione è stata, infatti, organizzata da Earth Day Italia e dal Movimento dei Focolari la maratona multimediale #OnePeopleOnePlanet, trasmessa sul canale streaming Rai Play, con un palinsesto live di 12 ore (dalle ore 8.00 alle ore 20.00), facente parte della kermesse mediatica globale intitolata #Earthrise che ha coinvolto i 193 Paesi membri delle Nazioni Unite ed è stata animata da numerosi interventi, approfondimenti, testimonianze, performance e campagne. Una piattaforma digitale, quale luogo virtuale di incontro e dialogo fra tutti i popoli della Terra, che ha registrato una partecipazione trasversale giungendo a coinvolgere anche Papa Francesco il quale, a 5 anni dalla sua enciclica ambientalista “Laudato si'”, ha aderito all’iniziativa con una speciale udienza in streaming.
Particolarmente suggestivo è stato l‘intervento dell’artista Zucchero “Sugar” Fornaciari, che ha cantato l’emozionante inedito “Canta la vita”, tratto da “Let Your Love Be Known” di Bono Vox con il testo in italiano a firma di Zucchero, davanti ad un Colosseo deserto che, nella sua solitudine e magnificenza, pareva sospeso nel tempo.
Una canzone che vuole essere un inno alla vita per veicolare, in questo frangente difficile per tutti, un messaggio positivo e di speranza, un'esibizione unica in cui, nell'inciso finale, le voci di entrambi gli artisti si fondono e uniscono, per lanciare un messaggio mondiale di grande unione.
È quanto ci conferma il regista Paolo Sodi, documentarista che collabora da oltre due anni con la Rai, da sempre attento alle tematiche ambientali e che è stato chiamato dal Presidente di Earth Day Italia, Pierluigi Sassi, a realizzare la produzione del video in questione.
“L’obiettivo che mi è stato dato e che ho cercato di perseguire”, spiega Paolo Sodi, “è stato quello di rappresentare i 50 anni della Giornata Mondiale della Terra in un video che amalgamasse in un’unica immagine Zucchero, il pianoforte e il Colosseo, puntando sulla particolarità di una Roma deserta in cui un artista del calibro di Zucchero suona il pianoforte all’aperto con - sullo sfondo - il Colosseo, uno dei monumenti più importanti e rappresentativi del mondo, illuminato per l’occasione di blu con la proiezione del logo del 50° Earth Day”. Un’immagine suggestiva e densa di significato.
Paolo Sodi ci tiene, poi, a ricordare che “Zucchero non ha cantato in playback ma ha cantato dal vivo e, quindi, quell’audio è la registrazione fedele di quello che abbiamo fatto quella sera e questo rappresenta senza dubbio un valore aggiunto. Si tratta di un artista eccezionale, che si è dimostrato veramente gentile e disponibile e che ha eseguito una performance carica di emozione; in generale, devo dire, c’è stata un’ottima cooperazione con tutti quanti”.
Un lavoro corale, dunque, reso possibile anche grazie al Parco archeologico del Colosseo, alla collaborazione di Gaia Saltalamacchia presidente dell’associazione culturale MagArt e di Giulia Morello, direttrice artistica di Earth Day Italia ed alla collaborazione del Gruppo Acea che ha curato l’illuminazione.
Ci auguriamo che i timori per il Covid-19 non mettano in secondo piano l’emergenza ambientale. Sono, infatti, ancora tante le sfide che devono essere affrontate su tale fronte: la preservazione delle foreste, la battaglia contro lo spreco delle risorse, l’adozione di fonti energetiche green, la lotta contro il riscaldamento globale, l’adozione di stili di vita sostenibili.
Una volta tornati alla normalità, sarà dunque fondamentale che determinati comportamenti cambino e che l’impegno civile a difesa dell’ambiente e della salute si faccia più forte che mai, così da non disperdere l’accorato appello che è stato lanciato da personalità del mondo della cultura, della scienza e dell’ecologia in occasione di questa 50esima Giornata Mondiale della Terra: “Mai più come prima”.
Sarah Vercellone
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Immagine di copertina dalla pagina Facebook "Il Villaggio della Terra"