Quando l’informazione di qualità può fare la differenza
Nei periodi di emergenza, come quello attualmente in corso, il flusso di false informazioni, soprattutto sul web e sui social network, è particolarmente massiccio e districarsi nel mare magnum delle notizie diffuse non sempre è facile.
L’analisi condotta dall’Osservatorio sulla disinformazione online dedicata al tema del coronavirus, pubblicata il 1° aprile 2020 sul sito dell’Agcom, mette ben in evidenza tale fenomeno: basti pensare che dal 9 al 22 marzo il 36% di tutti i post/tweet delle fonti di disinformazione ha avuto ad oggetto proprio il Covid-19.
In ragione di tale situazione, si sono moltiplicate le iniziative – adottate su più fronti – volte a contrastare le fake news.
Recentemente è stata istituita presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri un’apposita task force di professionisti con il compito di analizzare le modalità e fonti che generano e diffondono le fake news, nonché di sensibilizzare l’opinione pubblica attraverso campagne di comunicazione.
Il Ministero della Salute ha creato una pagina dedicata all’emergenza coronavirus in cui, attraverso una serie di FAQ (domande frequenti), è possibile ottenere risposte in merito a tutta una serie di questioni: dalle modalità di trasmissione e contagio all’uso delle mascherine (chi deve usarle, come e perché), alle indicazioni sul trattamento degli alimenti.
Sempre il Ministero della Salute ha destinato una pagina del proprio sito istituzionale alla raccolta delle principali fake news sul coronavirus. Queste sono solo alcune delle informazioni false, o comunque sprovviste di evidenza scientifica, che si possono leggere:
- fare gargarismi con la candeggina, assumere acido acetico o steroidi, utilizzare oli essenziali e acqua salata protegge dall’infezione da nuovo coronavirus;
- mischiare la candeggina ai detergenti per i pavimenti è più efficace per uccidere il virus;
- i bambini non rischiano di essere contagiati dal nuovo coronavirus;
- gli extracomunitari sono immuni all’epidemia grazie al vaccino contro la Tubercolosi;
- gli animali domestici possono trasmettere il virus;
- i farmaci antivirali e gli antibiotici prevengono l’infezione da nuovo coronavirus;
- mangiare aglio può aiutare a prevenire l’infezione da nuovo coronavirus;
- bere tanta acqua lava il virus dalle vie aeree e lo spinge nello stomaco dove viene distrutto dall’acido;
- mangiare tante arance e limoni previene il contagio perché la vitamina C ha azione protettiva nei confronti del virus.
La raccomandazione che il Ministero della Salute rivolge a tutti è quella di affidarsi a fonti ufficiali e certificate per non cadere vittime di informazioni scorrette, che alimentano ansia e comportamenti inadeguati e spesso pericolosi.
A tal fine il Ministero ha di recente stretto accordi sia con le piattaforme Google e YouTube sia con i rappresentanti di Facebook Italia e di Twitter affinché gli utenti che cercano notizie sul Covid-19 siano indirizzati alla pagina del sito del Ministero della Salute dedicata alla pandemia in corso.
Informazioni accurate sul coronavirus sono altresì disponibili sul sito ufficiale dell’Istituto Superiore di Sanità. Per tenersi informati sulle aree a rischio e sull’evoluzione del coronavirus ci si può anche collegare alla pagina dedicata a cura dell’Organizzazione mondiale della Sanità.
Nell’attale contesto anche i media hanno un compito fondamentale: favorire la divulgazione di notizie e informazioni corrette e aggiornate che possano aiutare i cittadini a comprendere ciò che sta accadendo, così supportando le istituzioni nel difficile compito che si trovano ad affrontare.
La pandemia può costituire una nuova sfida per i mass media che, se ben giocata, potrà rafforzare il legame con i cittadini, aiutandoli a riscoprire l’importanza e la necessità di un’informazione professionale e di qualità.
Sarah Vercellone