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Scrivere queste righe non è semplice, ma non c'è nulla di semplice nella fase attuale. Ed è proprio questo il punto: stiamo vivendo un momento tremendamente complicato della Storia, con dinamiche e situazioni che lo rendono simile a una guerra, o comunque a qualcosa che sta segnando e segnerà a lungo le nostre esistenze. Ma è anche vero che, in questa situazione, sempre più ci si rende conto quanto sia cruciale la comunicazione.

Questo per svariati ordini di motivi: uno legato all'attualità, basti pensare agli effetti devastanti della comunicazione del Presidente della Banca Centrale Europea Christine Lagarde, alla comunicazione del governo, delle Regioni che hanno la necessità di essere affiancati da professionisti che li assistano in questa fase delicatissima della comunicazione, in particolare ora che i nervi degli italiani cominciano ad essere provati. Noi, con le agenzie del nostro Network mondiale PROI e qualche guru della comunicazione di crisi nell’healthcare abbiamo sviluppato una metodologia unica che stiamo applicando nei differenti Paesi per dare una risposta efficace e immediata alle istituzioni e alle strutture – sanitarie e non – che sono sotto continuo stress.

Un altro motivo ha a che fare con il dopo. Una esperienza come questa ci cambierà e cambierà questo mondo in un mondo migliore, ma per fare questo oggi dobbiamo lavorare per il domani, perché ci sarà un domani che vediamo ancora lontano, ma ci sarà e per questo dobbiamo prepararci reagendo con determinazione e coraggio, gestendo e cambiando i nostri approcci. Noi con i nostri clienti più illuminati lo stiamo facendo e questo ci aiuta a guardare fuori dal tunnel dell’attuale emergenza.

Oggi è importante non solo “resistere”, ma è fondamentale che ognuno faccia la sua parte con responsabilità e generosità, per uscire tutti prima e meglio dall’emergenza. Le aziende possono e debbono avere oggi maggiore “Corporate and social responsability” verso l’interno e verso l’esterno con progetti responsabili, è cambiato il nostro modo di vivere e già la generosità di molte imprese che si sono messe a disposizione con molti progetti lo dimostra. Ma non è ancora abbastanza.
Il nostro ruolo è aiutarle in questo percorso non solo con la comunicazione ma con progetti reali, così come stanno facendo grandi aziende come Lavazza, FCA, Generali, Ferrero, Reale Mutua, Esselunga, Moncler - e la lista si allunga di ora in ora - ma anche piccole e medie imprese, ognuno con iniziative e contributi di qualunque natura.

Ancora un punto vorrei trattarlo. So che stiamo progressivamente diventando un esempio, ma occorrerà lavorare sulla fiducia del Paese. Il turismo e tutta la filiera, compresa quella culturale, sono in ginocchio. Occorre essere pronti per voltare pagina non appena saremo tutti fuori dall’emergenza, ma dobbiamo cominciare ora a livello internazionale a prepararci.

Adesso stiamo lavorando per la collettività e spostandoci, grazie al nostro quasi decennale spin off digitale R&D, nella trasformazione dei progetti in digitale. Per essere presenti e comunicativi ora, come dimostreranno le case histories di cui vi parleremo negli articoli dei professionisti a seguire. E per dimostrare quanto siano importanti, ora, la fiducia insieme alla cautela.

Due valori che, del resto, stanno contraddistinguendo la nostra stessa attività professionale, come agenzia e come gruppo: Mailander non si è fermata, meno che mai si è arresa, e tutti noi stiamo andando avanti con passione, impegno e sacrificio per supportare e consigliare i nostri clienti tutelando loro e la nostra salute.

In un mondo, e in un contesto professionale, sempre più digitale, ci siamo prontamente adattati anche noi al contesto, per rispettare le disposizioni del governo ma anche le nostre scadenze. Abbiamo progressivamente svuotato i nostri uffici, attivando tutte le procedure per la messa in sicurezza degli ambienti e per far sì che lo smart working fosse il più agevole possibile.

In due settimane, abbiamo fatto non so quante video call di gruppo, riunendo in un solo schermo le nostre case. Abbiamo sorriso per le “irruzioni” di figli, partner, genitori. Ci siamo fatti i complimenti per il colore delle pareti, o per i fiori sul tavolo, o per quadri e fotografie incorniciate. Ma poi siamo andati avanti, per stimolare i nostri clienti a cambiare e a comunicare correttamente visto il contesto. Alcune case histories simpatiche anche nella cultura che hanno allietato gli italiani a casa e diffuso cultura, come giustamente indicato dal Ministero.

Inutile nascondersi: ci vorrà del tempo, e sarà un processo graduale. Ora possiamo riflettere, meditare, ragionare con il prossimo: per quanto ci riguarda, lo faremo anche sul nostro giornale, pubblicando le opinioni e i punti di vista di ogni collega che vorrà dire la propria. Perché come detto all'inizio, non è semplice, e non c'è niente di semplice adesso, ma dobbiamo tenere duro e guardare al futuro con cautela e fiducia.

Personalmente, concludo ringraziando ogni professionista di Mailander e R&D per quello che sta facendo: grazie ragazzi, ci riabbracceremo presto.

foto federica ellena

Monica Mailander Macaluso

Twitter @MonicaMailander

 

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