Nella capitale tedesca in cui si muovono tutti con bici, tram metropolitane, la compagnia di trasporto pubblico permette agli abbonati di invitare un ospite, ma non tutti sono entusiasti
Chi passeggia sotto i cipressi tra l’olocaust manhmal, il memoriale per gli ebrei assassinati d’Europa disegnato da Peter Eisenman, e l’angelo d’oro sopra Berlino cantato dagli U2 in Stay, far Away so close nel film Così Lontano Così Vicino di Wim Wenders, sul viale Unter Den Linden a Berlino, si accorge quanto la capitale tedesca sia traffic-free. Tra il Bundenstag e Postdamer Platz, tra Friedrichshain e Ost Köln, è chiaro come l’efficienza della rete di trasporto pubblico berlinese sia il biglietto da visita di una città molto sperimentale in cui migliaia di giovani europei ed extra-europei decidono di trasferirsi ormai da un decennio.
I sussidi e i corsi di lingua che il municipio concede ai giovani under 30 in attesa di ambientarsi in città e trovare un’occupazione hanno attratto numerosi giovani italiani che oggi hanno come punto di riferimento Il Mitte, il giornale italiano di Berlino. Il quotidiano –online ha pubblicato una notizia che sta creando polemiche tra i berlinesi: la BVG, la Berliner Verkehrsbetriebe ha inventato il “Ticketeilen” , sistema che permette ai possessori di un biglietto settimanale, mensile o annuale di invitare gratuitamente una persona (o tre bambini) nei weekend e nelle notti dei giorni feriali tra le dieci di sera e le tre di notte.
La politica della compagnia di trasporti berlinesi non fa che confermare la predisposizione a una sensibilità pubblica dell’amministrazione locale. Sensibile è anche l’associazione Naturfreunde Berlin che ha avviato una campagna affinché queste opportunità di trasporto pubblico non vadano sprecate tentando di offrirle ai più poveri, coloro che non possono acquistare i biglietti. Una fascia di berlinesi è però scettica con le politiche di “accoglienza” della città: Berlino è una città molto liberale in cui i conflitti sociali restano alti e la fascia più conservatrice è un po’ stufa di “sudare” per gli altri. Il “Ticketeilen” ha svegliato numerosi scettici che hanno tempestato la pagine del Berliner Morgenpost di commenti il cui tenore è dal “chi lavora paga il biglietto ai disoccupati” al “correre fa bene”. Conflitti di una città all’avanguardia.
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