fbpx

Diminuisce la disponibilità di posti letto per il mese di giugno e aumentano le interazioni empatiche registrate sui social: è il momento di rimboccarsi le maniche guardando al futuro con cauto ottimismo, anche grazie agli strumenti europei di sostegno economico

Il nuovo bollettino di Enit (disponibile a questo link), pubblicato lo scorso 7 maggio sui canali dell’Agenzia e condiviso tramite newsletter dedicata, ha restituito un’istantanea più aggiornata - e quindi più fedele - della situazione in cui versa il turismo italiano.

Sui social, il sentiment positivo nei confronti dell’Italia continua ad aumentare, anche grazie alle tante manifestazioni di solidarietà verso il Belpaese: nell’ultima settimana, in particolare, sono state registrate 20.800 reazioni di gradimento, 3.700 di empatica tristezza, 1.400 di affetto e 1.300 di stupore. Dal 18 marzo, giorno in cui è iniziata la rilevazione, si contano un totale di 617,4 mila mention della Penisola (il 22,8% in più rispetto al precedente bollettino), di cui 32,6 mila sul web e 584,8 mila sui social, che hanno prodotto 186,4 milioni di interazioni per un valore complessivo di investimento pari a 331 milioni di euro. Stando ai dati rilevati, in particolare, nelle ultime due settimane è cresciuta progressivamente l’incidenza percentuale delle citazioni che contengono riferimenti specifici al tema del travel.

La percezione della situazione contingente, comunque, incide molto sulle decisioni di viaggio. Ad esempio, per quanto riguarda il traffico aeroportuale internazionale, nei primi quattro mesi del 2020 si è registrato un disallineamento tra Italia, Francia e Spagna: queste ultime due hanno risentito in ritardo della crisi derivante dal Covid-19 e infatti nel periodo considerato hanno registrato un calo minore negli arrivi (rispettivamente del 54,3% e 54,5%) rispetto al -64,8% dell’Italia. Per i mesi estivi (giugno, luglio e agosto) questo disallineamento svanisce e il calo delle prenotazioni è più o meno simile per tutti e tre i Paesi (-68,5% per l’Italia, -66,3% per la Francia, -63,7% per la Spagna): se ciò da un lato dimostra che la situazione di incertezza non è solo un problema italiano, dall’altro può far ben sperare che chi si è trovato prima in questa situazione possa - con le giuste strategie e accortezze - uscirne altrettanto prima. Sarà anche questo il motivo per cui le strutture ricettive, sempre secondo il bollettino Enit, registrano una minore disponibilità di posti letto per il mese di giugno.

Nonostante i cali registrati su tutti i fronti, l’analisi degli scenari economici nel breve periodo prospetta comunque un recupero completo nel prossimo triennio: stando al bollettino, si prevede che entro il 2023 il turismo avrà complessivamente recuperato i volumi del pre-pandemia e anzi li supererà del 4% rispetto al 2019, anche e soprattutto grazie al turismo domestico.

L’impatto sul turismo interno sarà minore e avrà un recupero più rapido rispetto a quello internazionale per una serie di fattori. Oltre al fatto che le restrizioni alla mobilità internazionale rimarranno in vigore più a lungo rispetto alle misure nazionali di blocco, vanno infatti tenute in considerazione tutte le conseguenze che la situazione di incertezza generale ha avuto, sta avendo e avrà sulle rotte e sulle dinamiche economiche delle compagnie aeree: è probabile infatti che le tariffe lievitino e che quindi i viaggi internazionali siano limitati più da fattori economici che da questioni geopolitiche o sanitarie.

Anche per queste ragioni l’Unione Europea ha previsto degli strumenti di sostegno economico per i Paesi membri, sui quali Enit fornisce aggiornamento costante.
Il Coronavirus Response Investment Initiative, ad esempio, è una manovra entrata in vigore lo scorso 1° aprile che permetterà ai Governi di riorientare nel settore del turismo gli importi non utilizzati nell'ambito dei Fondi strutturali e di investimento europei. In aggiunta a questo, la Commissione Europea ha stanziato 1 miliardo di euro del bilancio dell’UE come garanzia al Fondo Europeo per gli investimenti per rafforzare gli strumenti finanziari già esistenti, quali ad esempio il COSME: l’obiettivo finale è sostenere almeno 100.000 piccole e medie imprese e piccole società a media capitalizzazione nell'UE, ovviamente anche appartenenti al settore del turismo. Infine, Enit segnala il SURE, lo strumento in grado di mobilitare risorse finanziarie fino a 100 miliardi di euro e pensato per mitigare i rischi della disoccupazione in caso di emergenza, coprire la cassa integrazione e favorire la riduzione degli orari di lavoro in direzione dei part time.

In attesa del prossimo tra quindici giorni, per approfondire i temi del Bollettino n°1 si invita alla lettura del relativo abstract e degli allegati dedicati a Sedi e Uffici Enit all’estero e agli strumenti finanziari dell’Unione Europea.

 

Questo sito utilizza cookie tecnici che ci consentono di migliorare il servizio per l'utenza. Per ulteriori informazioni leggi la nostra Cookie e Privacy Policy. Leggi di più