Nell’alta Val di Non, ricca di seconde case, avviato il percorso “Ospitar Cavareno” per aprire la comunità ai turisti in cerca di un Trentino autentico
Le nuove frontiere del turismo passano anche attraverso progetti di ospitalità diffusa come quello promosso dal Comune di Cavareno in Trentino e finanziato dalla Provincia di Trento. “Ospitar Cavareno” è il frutto della consapevolezza delle potenzialità del turismo in quel territorio. Si rivolge a tutti gli abitanti che abbiano seconde case atte a ospitare i turisti. La mission è proprio quella di coinvolgere tutti gli abitanti, dai commercianti alle associazioni di vario tipo, ma soprattutto i giovani che vogliano mettersi in gioco, aprendo le porte dell’intera comunità a chi vuole scoprire un Trentino autentico.
Una delle prime azioni decise è un corso di formazione di 16 ore, gratuito e aperto a tutti i proprietari della valle. Solo in paese le seconde case sono oltre 600.
Si partirà dalla conoscenza della storia e del territorio di Cavareno per poter offrire al turista tutte le informazioni necessarie al suo arrivo, fornirà nozioni di marketing e comunicazione, insegnerà a strutturare un Business Plan e più operativamente ad adempiere agli aspetti burocratici e alla messa online delle strutture tramite le Online Travel Agencies (OTA).
Per iscriversi al corso ci sarà tempo fino al 15 settembre, poi le mattinate di formazione saranno quattro, comprese tra il 28 settembre e il 19 ottobre, e affronteranno i diversi argomenti fino alla possibilità di creare un toolkit adeguato per approcciarsi al fare impresa nel turismo. I risultati del progetto saranno resi pubblici in una seduta pubblica autunnale.
Cavareno è un comune di circa 1000 abitanti, situato a 1000 metri di altitudine nell’Alta Anaunia, altrimenti detta Val di Non. Nel 2018 il paese ha vinto il premio “Comune virtuoso d’Italia” per la sistemazione di piazze, viabilità, marciapiedi, eliminazione barriere architettoniche, illuminazione a led, impianto fotovoltaico di avanguardia, verde pubblico, sentieristica e per aver rinunciato alla coltivazione frutticola intensiva. A fine agosto sono arrivati i primi turisti ospitati nelle quattro case aderenti al progetto e già online.
"Ospitar Cavareno" ha il sostegno di numerosi partner, come APT della Val di Non, Comunità di Valle, Proloco di Cavareno, Charta della Regola e Cassa Rurale Novella e Alta Anaunia.
Riccardo Caldara
Twitter @riccardocaldara