In occasione di Buy Puglia 2015, la Regione diffonde i dati sul mercato turistico internazionale. Dal 2007 l’incoming è al +45% e nei primi 8 mesi del 2015 i visitatori stranieri sono aumentati dell’8%. Le nuove sfide sui mercati strategici per continuare il trend di crescita ormai consolidato
Parlare di “momento d’oro” per il turismo pugliese è riduttivo: dopo anni di trend positivo, non è più una sorpresa l’ottimo stato di salute dell’industria turistica del tacco d’Italia, così come la sua vocazione ad attrarre visitatori italiani ma anche stranieri.
Sul fronte internazionale, gli ultimi dati diffusi sui flussi turistici e sulle imprese riportano un trend di crescita pari al +45% dell’incoming dal 2007. E nei primi otto mesi del 2015 i turisti stranieri in arrivo in Puglia sono cresciuti ancora, dell’8% rispetto allo stesso periodo del 2014, mentre nello stesso periodo la linea internazionale in Puglia, secondo le stime di Aeroporti di Puglia, cresce di oltre il 22% rispetto all’anno precedente, una percentuale cui andrebbe aggiunta la quota dei passeggeri di linea nazionale che utilizzano gli aeroporti di Roma e Milano per usufruire delle connessioni internazionali. L’Osservatorio sul Turismo della Regione, infine, stima l’incidenza del turismo straniero sul totale regionale pari al 20% nel 2014 (era del 15% nel 2007), e si stima che possa raggiungere il 30% entro il 2020.
Numeri che proiettano la Puglia verso nuove sfide, per intercettare i nuovi mercati a grande potenziale di sviluppo per il turismo regionale. Numeri che sono stati il biglietto da visita alla terza edizione del Buy Puglia della scorsa settimana, il più importante evento di business turistico della regione ideato e organizzato dall’Agenzia regionale Pugliapromozione come occasione d’incontro e scambio tra i buyer internazionali e le imprese turistiche pugliesi. Un evento che, ha detto il governatore Michele Emiliano, rappresenta “una cartina al tornasole che ci consente di leggere quanta strada abbiamo percorso, in termini di appetibilità del nostro territorio, e quanta ancora ne resta da fare per rendere sempre più la Puglia un brand turistico di qualità”.
“L’industria turistica è, senz’altro, il cuore di una politica che vuole investire sulla bellezza. La bellezza non può essere un esercizio praticato in solitudine da qualche bravo volonteroso, ma deve diventare il contenuto della azione del governo regionale. Il Buy Puglia 2015 rappresenta una grande occasione per crescere, il tentativo di uscire dalla logica microlocalistica e di costruire una politica regionale del turismo che sappia destagionalizzare e offrire un paniere turistico in grado di attivare ‘buona economia’ per 365 giorni all’anno” ha sottolineato il presidente della Puglia.
Per questo Regione Puglia ha voluto concentrare i suoi sforzi su mercati cruciali come Stati Uniti, Canada, Brasile, Giappone, ma anche Cina, Argentina, Emirati Arabi, Australia, Russia, India. “Abbiamo voluto ragionare sul futuro, costruire nuove opportunità per il territorio e le nostre imprese e lo abbiamo fatto in un momento che ci sembra particolarmente favorevole. Sebbene il mondo del turismo, infatti, sia in continuo movimento, oggi, mostra una grande vivacità” ha spiegato l’assessore all’industria culturale e turistica della Regione Puglia, Loredana Capone, riportando i dati più che lusinghieri dei flussi internazionali sul territorio regionale. “È in questo scenario che la Puglia si lancia per intercettare la sua fetta di mercato puntando sulla promozione internazionale. Con alcuni successi consolidati sui mercati esteri grazie a un intenso programma di iniziative di diffusione del brand Puglia, e con alcuni obiettivi come l’attrazione degli investimenti per potenziare l’offerta e il miglioramento dell’offerta stessa e dei servizi turistici, anche con una maggiore presenza online. Perché cambia il turismo e cambia anche il modo di promuoversi e acquistare” ha concluso l’assessore Capone.
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